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L’osso di seppia in acquario? Certo! In questo articolo vi spieghiamo perché usarlo e come usarlo. Ci ringrazierete
con calma…
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A ognuno di noi sarà capitato almeno una volta di avere le durezze troppo basse.
Ad esempio, perché un fondo allofano nuovo ha assorbito troppo sali; o perché abbiamo esagerato con l’acqua di osmosi;
o, in alcuni casi, perché la nostra acqua di rubinetto è troppo tenera per i pesci che abbiamo deciso di allevare.
A quel punto sorge spontanea la domanda: «Come fare per aumentare le durezze?».

Se la nostra acqua di rubinetto è abbastanza dura potremmo fare un cambio; tuttavia, se ci troviamo in maturazione, non
è la soluzione ideale. Oppure potremmo ricorrere ai sali commerciali; ma la maggior parte di questi è ricca di sodio,
oltre ad essere costosa.

Per nostra fortuna esiste una soluzione semplice, naturale ed economica che risolverà definitivamente il nostro
problema: l’osso di seppia.

Osso seppia naturale

Cos’è l’osso di seppia?

Partiamo dall’inizio: cos’è quest’osso?

Come ci suggerisce il nome, è lo scheletro della seppia, un cefalopode che tutti conosciamo.
In questo animale l’osso è pieno di gas e aiuta a controllare la galleggiabilità del pesce in acqua. Per anni la gente
ha raccolto e utilizzato questi ossi per vari scopi; l’uso più ampiamente diffuso è come complemento alimentare e
«giocattolo» per gli uccelli.

Essendo la seppia un animale molto comune lungo le nostre coste, sarà altrettanto comune, camminando sulla battigia dopo
qualche mareggiata, vedere questi ossi!

Ossi in spiaggia
Ossi sulla spiaggia

Questa conchiglia è principalmente composta da carbonato di calcio
(CaCO3); il calcio rappresenta il 40% del suo peso totale. Sono presenti anche altri elementi
molto importanti, come potassio, ferro e zinco.
Chimicamente, questo carbonato è definito metastabile;  è in grado, cioè, di perdere la
sua stabilità dopo una somministrazione di energia
.

Approfondiamo questo concetto nel paragrafo seguente.

Guscio d’uovo vs osso di seppia

Pensiamo al guscio di un uovo e all’osso di seppia. La chimica ci insegna che questi due oggetti sono
entrambi composti da carbonato di calcio. Perché allora dovremmo preferire
il secondo al primo?

Questa tabella ci fa capire le differenze tra i due:

Tabella

Entrambi, come abbiamo visto, sono composti principalmente da carbonato di calcio; e in entrambi il calcio è
biodisponibile al 100%.

La differenza sta nel fatto che l’uovo è formato da calcite, mentre l’osso da
aragonite. Ma questo cosa vuol dire?

Entrambi sono carbonati di calcio, ma la sostanziale differenza è il sistema
di cristallizzazione
, la loro struttura cristallina. La prima è molto stabile, mentre la seconda è più «instabile», metastabile per la
precisione. Questa stabilità nei legami impedisce al guscio di sciogliersi con la stessa facilità con cui si
scioglie l’osso.

Provando a frantumare o polverizzare il guscio d’uovo infatti, la polvere tenderà a rimanere in acqua per più tempo e,
inoltre, gli animali se ne ciberanno meno.
Per capire meglio la differenza chimica tra questi due elementi può essere utile fare una similitudine con la
grafite (quella delle matite) e il diamante: entrambi sono carbonio,
lo stesso identico elemento. La differenza consiste nel modo in cui il carbonio si lega: nella grafite è disposto
in piani che scorrono uno sull’altro; nel diamante, invece, questo elemento forma un reticolo gigante estremamente
resistente.

Dove comprare l’osso di seppia?

Perché devo comprare l’osso di seppia quando lo posso trovare sulla spiaggia o in
pescheria?

La risposta è semplice: gli ossi raccolti in spiaggia o recuperati in pescheria sono intrisi di
sale. 

Come sappiamo bene, in un acquario d’acqua dolce il sale dovrebbe essere presente solo in piccole quantità; ed è proprio
per questo motivo che eviteremo gli ossi raccolti in spiaggia. Stesso discorso vale per quelli acquistati
in pescheria.

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Li potremo tranquillamente comprare al supermercato, nella zona dedicata agli
animali!

scaffale ossi di seppia
Foto di Roby70

Nel reparto con gli articoli per gli uccelli sarà possibile trovare questa preziosa fonte di calcio al costo
di 2-3 euro per un paio di pezzi.

Controllate sempre che dietro alla confezione ci sia
espressamente scritto «lavato e desalinizzato».

Come i saggi insegnano: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!

Perché usarlo?

Adesso la domanda è: perché l’abbiamo comprato?!?

Per tamponare un pH troppo acido; per fornire calcio alle piante; per alzare le durezze
dell’acqua; oppure per rimediare a carenze nei nostri gasteropodi.

Gusci come quelli delle foto seguenti indicano chiaramente una mancanza di calcio nell’alimentazione degli animali.

Carenza guscio lumache
Guscio affetto da carenza vicino ad animali con guscio perfetto

Carenza guscio lumache

Queste carenze si manifestano con una strana colorazione sul guscio della lumaca.
Generalmente appaiono strisce, o vere e proprie porzioni biancastre e ruvide.

Nelle due immagini subito in alto si può addirittura vedere come la crescita del guscio sia stata difficoltosa per
l’animale: oltre alle porzioni biancastre sono presenti vere e proprie linee nette di crescita.

Un guscio perfetto, a differenza di questo, appare uniforme sia nella
struttura che nel colore.

Carenza crescita buona cattiva
Differenze di crescita del guscio sulla medesima
Planorbella

La mancanza di calcio, oltre alle Planorbella viste in foto, colpisce qualsiasi altro gasteropode presente
nelle nostre vasche, dalle Melanoides alle Pomacea (Ampullaria).

In questi ultimi due generi tale mancanza si può osservare guardando la parte iniziale del guscio, la
parte più vecchia.

Melanoides ampullaria

Le parti che spesso mancano negli animali affetti da carenza di calcio sono quelle cerchiate.

In questa foto possiamo vedere come la Melanoides mostra carenza mentre la Pomacea è in perfetta
salute.

Come si usa?

Eccoci arrivati alla parte pratica di questo articolo. Una volta viste le carenze e comprato l’osso… come lo usiamo?
Cosa ne facciamo?

Possiamo sfruttare la sua capacità di cedere calcio in diversi modi.

Lo possiamo lasciare intatto, magari nel vano filtro, come un «paracadute», in caso di
un repentino calo del pH (come abbiamo visto, l’acqua acida lo scioglie facilmente
tornando a valori neutri).

Oppure lo possiamo sbriciolare, polverizzare, sia per un più rapido assorbimento da parte degli animali, sia per un più rapido discioglimento in acqua.

Consiglio questo secondo metodo perché ho sempre osservato un completo assorbimento nell’arco di una notte.

Per fare ciò, mi armo di osso e di una pinza lunga in metallo.

Magari vi state chiedendo il perché della pinza lunga… Effettivamente non c’è un
perché! La uso in quanto la parte in cui le branche si uniscono è assai comoda per strofinare e polverizzare
l’osso!

Osso seppia e pinza lunga
Osso e pinze lunghe in metallo

Semplicemente strofino la parte larga della pinza contro la parte porosa
dell’osso
. A questo scopo può essere usato di tutto: dalla parte non tagliente di un paio di
forbici a un banalissimo manico di cucchiaino da cucina!

Il risultato che ottengo è questo:

Polvere osso seppia

Dopo averne grattugiato un po’, orientativamente metà o 1/3 di osso, lo lascio semplicemente adagiato sulla
superficie
dell’acqua.

Osso seppia appena grattugiato

Osso seppia appena grattugiato

Una volta fatto ciò, il lavoro è finito!

Piano piano l’osso assorbirà l’acqua e cadrà verso il fondo della vasca.

È abbastanza facile vedere come le lumache approfittino subito di questa polvere
osservandole mentre lo mangiano direttamente dalla superficie dell’acqua.
 Lumaca che mangia l'osso

Lumache da sotto
Gruppo di Planorbella che mangia l’osso direttamente dalla superficie

Dopo circa un’ora dalla somministrazione sembrerà che in vasca sia arrivato l’inverno, con una bella nevicata!

particolare polvere osso

La polvere d’osso si depositerà un po’ ovunque su piante e arredi… Nessun problema: il giorno dopo non vedrete
già più nulla
. Gran parte sarà stata mangiata dalle lumache!

Altre fonti di calcio

L’apporto di calcio, per i gasteropodi in genere o come per qualsiasi altro animale, deve essere fornito anche
dall’alimento vero e proprio. Verdure sbollentate come zucchine e broccoli saranno degli ottimi
sostituti all’osso di seppia.

Un altro sostituto, meno eccellente come abbiamo visto, è il guscio d’uovo bollito.

L’osso polverizzato può far male ai pesci?

È una delle domande più comuni. Quando polverizziamo l’osso i pesci potrebbero assaggiarlo e mangiare un sacco di polvere d’osso. Come possiamo fare per evitare ciò?

Semplice: polverizzando l’osso a luci spente! Durante la notte i pesci
dormono
, mentre le lumache vanno in giro spolverando per ben benino tutto l’osso disponibile!

L’osso di seppia modifica le durezze in vasca?

Un grammo di osso completamente sciolto in acqua dà mediamente 1,5 grammi di bicarbonato (il
carbonato diventa bicarbonato, aumentando di volume e di peso) che, in un acquario da 100 litri, corrispondono a circa
15 mg/L di bicarbonato di calcio.

Il bicarbonato di calcio è composto per il 75% da bicarbonato e per il 25% da
calcio
.
Considerato che 1 dKH corrisponde a circa 22 mg/L di bicarbonato,
per ogni 2 grammi di osso avremo un aumento di circa 1 dKH.
Analogamente, se 1 dGH corrisponde a circa 7 mg/L di calcio,
per ogni 2 grammi di osso avremo un aumento di circa 1 dGH.

Aumenterà anche di 80 µS/cm circa la conducibilità dell’acqua.

Osso e acqua gassata

Un altro metodo di somministrazione consiste nello sciogliere un paio di ossi di seppia in una bottiglia con
dell’acqua gassata. Perché gassata? Perché la CO2 rende acida l’acqua che, a sua volta,
scioglie l’osso di seppia.

Prenderemo dunque dell’acqua gassata e vi inseriremo dell’osso grattugiato.
Se si scioglie immediatamente ne metteremo dell’altro. Poi agiteremo e lasceremo in frigorifero per 6 ore o in freezer
per mezz’ora.

Perché mai, vi starete chiedendo, bisogna conservare la nostra miscela in frigorifero o in freezer? Perché più
l’acqua è fredda
, più aumenta la solubilità della CO2!
Osserviamo la seguente immagine:

co2 solubility h2o
Solubilità della CO2 in acqua al variare della temperatura

L’acqua a temperatura di frigorifero (5°C) può contenere quasi il doppio di CO2 rispetto a quella a temperatura ambiente (20°C). Quindi è più acida, e scioglie
meglio l’osso di seppia.

Dopo queste poche e semplici operazioni, la nostra bibita «alza durezze»
sarà pronta per essere versata in acquario.

Curiosità

Conosciuto in Cina col nome di Hai Piao Xiao, l’osso di seppia è utilizzato nella medicina tradizionale cinese per trattare la gastrite, oltre che per
il trattamento delle ulcere duodenali e dell’asma. I chirurghi lo considerano un ottimo mezzo per limitare il
sanguinamento in caso di asportazione dentali o in caso di operazioni al setto nasale. E nel caso qualcuno ecceda
in… flatulenze… osso di seppia! E il mondo vi ringrazierà! Almeno così sostengono i medici cinesi…

Hai Piao Xiao
Trattato sull’osso di seppia dalla Medicina Tradizionale Cinese

È apprezzato anche dai gioiellieri in quanto è un ottimo stampo, facile
da intagliare e molto robusto grazie alla sua naturale resistenza al calore.

Anello
Utilizzo di uno stampo di osso di seppia per la fabbricazione di un anello (foto di Luca.s)
Anello
La fusione dell’anello (foto di Luca.s)

Nella farmacologia occidentale, il carbonato di calcio è usato per neutralizzare l’acidità dello stomaco,
cambiare il pH del contenuto gastrico e promuovere la guarigione delle ulcere.

In acquario l’osso di seppia può essere usato tranquillamente per
saturare un fondo in Akadama. Sappiamo che questo tipo di fondo, adsorbendo carbonati, abbassa il pH dell’acqua;
l’aumento dell’acidità scioglie il nostro osso liberando altri carbonati. Questi verranno a loro volta assorbiti
dall’Akadama e via così fino a saturazione.

Concludo ringraziando tutti gli utenti che hanno contribuito alla stesura di questo articolo e
invitandovi ad iscrivervi sul nostro forum Acquariofilia Facile per qualsiasi commento o delucidazione a riguardo.
Ricordo che l’iscrizione è facile ed estremamente veloce!

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