Vincitore del “VIII Concorso Acquari” di Acquariofilia Facile
Vi presento la mia vasca dopo il suo rallentamento, la rimozione del filtro, del riscaldatore, della CO2, adeguamento della flora e di gran parte della fertilizzazione.
Plantacquario artigianale aperto, 80/40/50 per circa 110 litri netti;
Vista laterale
Data di Avvio
Da dicembre 2004 senza soluzione di continuità;
Sistema di filtraggio
Assente, solo pompa in funzione “movimento”, al minimo della portata;
Sistema di illuminazione
7 tubi LED stagni, nelle gradazioni 3800, 6500, 7000 e 8000 Kelvin per un totale di circa 110 watt e 11000 lumen, con alba e tramonto per un foto periodo di circa 12 ore;
Allestimento
Fondo inerte, media granulometria, antracite, 3 tronchi;
Manutenzione
Praticamente, nessuna, a parte qualche piccola potatura, nessuna sifonatura da anni, ultimo cambio acqua, luglio 2015;
Fauna
Poecilia wingei, Planorbis, Lymnaea, Planorbarius, Physia;
Alimentazione
Alimentazione randomica e differenziata, integrata con verdure bollite, trattamento con aglio e olio di arachidi;
Flora
Bacopa Caroliniana, Anubias Barteri, Lilaeopsis novae zelanda (poco), Ceratophyllum, Myriophyllum brasiliensis, Hydrocotyle leucocepata, Limnophila, Salvinia natans, Limnobium levigatum, qualche ramo di Pothos, una pianta di papiro e tante bellissime BBA diffuse su quasi tutti legni;
Fertilizzazione
Uno stick NPK 13/6/10, integrato saltuariamente con PMDD avanzato, qualche chiodo arrugginito.
Somministrazione della CO2 assente;
Valori dell’acqua
Acqua di rete, ambrata con foglie di bosco e potature di giardino (senza troppi scrupoli).
Senza riscaldatore, quindi temperatura da 18 a 30 gradi.
pH 6,8/7, KH 8, GH 14, NO2– 0, NO3– 30, fosfati > 2.
Il calcio per i Poecilidi é garantito da un osso di seppia costantemente in vasca;
Direi che è tutto, per una vasca molto low tech!
Grazie dell’attenzione 😉