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Protocollo PMDD

Come probabilmente avrete capito, esiste la possibilità di fertilizzare le nostre piante con prodotti molto economici, reperibili nei garden center, farmacie, supermercati e consorzi agrari.

Ovviamente, non sono specifici per acquaristica, ma consentono comunque di avere piante in ottima salute, come questa Ludwigia:

Ludwigia
Foto di Matty

Il risultato si chiama comunemente PMDD (Poor Man Dupla Drop).
I primi a proporne uno furono due canadesi, Kevin Conlin e Paul Sears, che nel ’96 iniziarono uno studio sulla competizione tra piante ed alghe.
Nel ’98 pubblicarono un articolo con i loro risultati; in appendice proponevano una ricetta, per realizzare il primo PMDD della Storia.

In rete se ne trovano parecchi altri, ognuno dei quali promette risultati eccellenti.
Tali promesse si basano sull’esperienza diretta; ognuno ha apportato le sue modifiche alla formulazione originale sostenendo di averne migliorato i risultati (basandosi sul proprio acquario).

Come abbiamo già visto, ogni adattamento produce buoni risultati solo nell’acquario del suo ideatore, e solo finché non subisce alterazioni significative.
Pertanto, qui non proporremo l’ennesima ricetta, che andrebbe ad aggiungersi alle tante già esistenti, ma un protocollo con 4 flaconi separati, adattabile alle diverse situazioni secondo necessità.

Ingredienti

In un qualunque settore “Giardinaggio”, dei bricocenter e degli ipermercati, troverete un prodotto con scritto “Rinverdente” o “Concime Liquido Rinverdente”.
A titolo di esempio mostro le immagini di quelli più comuni:

Trovati, nell’ordine, da: Auchan, Brico Io, RisparmioCasa o IperCOOP, Consorzio Agrario

Normalmente è un flacone da un litro, con il marchio interno del supermercato.
Non cercatelo tra i prodotti di marca.
Come scritto sull’etichetta, si tratta della stessa azienda, la Orvital, che lo produce per tutti.


Aggiornamento del 30 luglio 2015

Un utente del forum ha trovato lo stesso prodotto con il marchio SMA, al prezzo di 3.69 euro, allineato con tutti gli altri.
Ci ha fornito anche una foto da pubblicare:

Rinverdente SMA

…Ovviamente, con la stessa composizione che vedremo più avanti.
Lo ringraziamo per la segnalazione.


Sul retro troverete la composizione: ferro solubile, ferro chelato, boro, zinco, manganese e molibdeno…

Composizione Rinverdente

…senza nessun macronutriente.
Proprio quello che ci serve, al prezzo di 3-4 Euro. Con un acquario da 100 litri, ben piantumanto, vi durerà 3 o 4 anni.

Ora recatevi in un centro Giardinaggio/Agricoltura, meglio un Consorzio Agrario se ce n’è uno nella vostra città, e chiedete…

il “Nitro-K“, della AL-FE:

Nitro-K

…oppure il “Maxi-K“:

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Maxi-K

…O il “Vigorflor“:

Vigorflor

…. O magari l’Altea “Super K“:

Altea-Super-K

In alternativa, chiedete al negoziante se dispone di un qualsiasi altro nitrato di potassio, di qualunque marca.
L’importante è che ci sia scritto “NK 13-46“.

nitrato di potassio 13-46

Avrete da 2 a 5 kg di prodotto, ad un prezzo tra i 5 e i 10 Euro.
Anche se avete 5 o 6 acquari, non vi basterà l’intera vita per consumarlo tutto; e non c’è nessuna scadenza.

Esiste anche una versione “NK 12-42“, che contiene una piccola percentuale di magnesio.
Eccolo qua:

Nitrato di potassio con magnesio
Foto di Graysky

Per i nostri scopi, va benissimo lo stesso. Pressappoco, ha anche lo stesso prezzo.

Prima di uscire, chiedete anche del ferro chelato. Quello contenuto nel Rinverdente spesso non basta.
Consiglio le bustine della CIFO, molto economiche e facilmente reperibili.
Hanno anche il vantaggio di contenere ferro chelato con EDDHA, che si mantiene stabile a qualsiasi valore di pH di qualsiasi acquario, dai Cardinali ai Carassi.

Ferro chelato Cifo

Ogni bustina di S5 radicale contiene 10 grammi di prodotto.

Ve ne basterà una, al prezzo di un Euro o poco più.


Aggiornamento del 14 gennaio 2016

Nella scheda sul ferro ci sono alcune alternative al prodotto Cifo, trovate in vari negozi dagli utenti del forum.


Prima di tornare a casa, fermatevi in una farmacia e comprate del “Sale Inglese”.

Sale inglese

Si tratta di solfato di magnesio, si vende in bustine da 30 g a circa 50 centesimi l’una; prendetene una decina.
Alcune farmacie lo vendono sfuso, se gli dite che dovete usarlo come fertilizzante. Il prezzo sarà più basso.


Aggiornamento del 27 agosto 2018

Nel frattempo il solfato di magnesio qui sopra indicato, in farmacia, è aumentato di prezzo (in internet si può ancora acquistare a cinquanta centesimi la bustina). Per fortuna Tank24 ci ha segnalato questo nuovo prodotto.

Solfato di magnesio Westlab

La confezione da un chilo costa poco più di tre euro in internet e si può acquistare anche in farmacia.


Preparazione

Ora ci servono due bottiglie da un litro per NK e magnesio; e una da mezzo litro per il ferro.
Le bottiglie non devono essere trasparenti (per evitare che passi la luce, formando alghe).
Alcuni le rivestono con alluminio Domopak o simili.

  • Nella prima bottiglia da un litro metteremo 250 grammi di nitrato di potassio, riempiremo di acqua demineralizzata fino a ¾, agiteremo vigorosamente fino allo scioglimento e finiremo di riempire la bottiglia fino al limite.
    Avremo ottenuto un integratore al 13%, con quasi il 10% di potassio e solo il 3% di azoto.
    Gli effetti di tale soluzione li vedremo meglio più avanti, nell’appendice in fondo a questo articolo.
    Per adesso vi segnalo che è un po’ difficile da sciogliere, ma potete usare acqua calda, oppure un frullatore.
    In alternativa, riducete il dosaggio a 200 g. Le percentuali si ridurranno in proporzione.
  • Nella seconda bottiglia da un litro verseremo 10 bustine di sale inglese (300 g) procedendo allo stesso modo.
    Si scioglierà molto meglio perché eptaidrato (contiene già acqua per oltre metà).
    Alla fine avremo una soluzione con il 3% di Magnesio e il 4% di Zolfo.
    Come abbiamo visto, lo zolfo dovrebbe essere la metà del magnesio, quindi avremo un eccesso.
    Non c’è problema, capita con tutti i fertilizzanti, anche quelli commerciali.
    Lo zolfo è un elemento molto ben tollerato, sia dalle piante che dai pesci; se fosse solo per lui, basterebbe un cambio d’acqua ogni sei mesi per rimettersi a posto.
  • Sciogliete ora la bustina del ferro in mezzo litro d’acqua utilizzando la terza bottiglia (quella da mezzo litro).
    Se avete trovato del ferro liquido, lasciate tutto come sta.

Dosaggi

Come esempio, prenderemo un acquario molto comune tra i principianti; il classico 80-100 litri, illuminazione sui 60-70 W ed erogazione di CO2 sui 20-25 mg/litro.
Consideriamo la presenza di piante miste, tra lente e rapide, a coprire circa il 70% del fondo. Per acquari di capienza diversa o con piantumazione diversa, fate le proporzioni.

Come abbiamo visto, non esiste un dosaggio standard.
Bisogna regolarsi con le risposte delle piante, ma un conduttivimetro (anche molto economico), sarebbe di grande aiuto.

Giusto per iniziare, consiglierei 20 ml di soluzione di potassio, 5 di magnesio e 5 di Rinverdente.

Il potassio sembra parecchio, ma ci sono validi motivi per cui “è meglio abbondare che deficere”, nella fase iniziale.
La ragione principale riguarda le nostre acque di rubinetto, che qui da noi hanno quasi sempre percentuali di potassio da… “zerovirgola”.
Questo ci porta a compensare, con quel dosaggio iniziale molto alto, se l’acquario è stato appena avviato.
In seguito aggiusteremo la quantità, con un po’ di esperienza nell’uso del conduttivimetro.

Il ferro va aggiunto saltuariamente, all’occorrenza, in base alle esigenze dell’acquario, alle specie che ospita e alla potenza luminosa.
All’inizio staremo sui 10-15 giorni.
Per il dosaggio, ci regoleremo con il colore dell’acqua, aggiungendo qualche millilitro per volta e aspettando circa mezzo minuto.
Quando un leggerissimo arrossamento diventa visibile ad occhio nudo, è il momento di fermarsi (quel colore durerà solo qualche ora).

Nelle settimane successive, se vedete un attacco di alghe, riducete solo gli oligoelementi.
E’ possibile che ne stiate dosando troppi, soprattutto se venite da prodotti per acquaristica (molto più diluiti).
Questo non vale per le alghe filamentose e per i cianobatteri, che non dipendono dalla fertilizzazione, ma da una flora batterica ancora insufficiente in un acquario nuovo.

Per regolarsi sul magnesio, nei primi tempi, fatevi aiutare dai test di durezza.
Non è una regola scientifica, ma se GH e KH sono quasi uguali, significa quasi sempre che di magnesio ce n’è poco.

A questo punto, tenete d’occhio le reazioni delle piante.
Con l’aiuto del forum, e con i prossimi articoli che pubblicheremo, vi sarà facile riconoscere le loro carenze.


Aggiornamento del febbraio 2015

Dopo aver superato i 1000 iscritti, abbiamo ormai un sacco di utenti che usano il PMDD; quindi non abbiate esitazioni a registrarvi gratuitamente sul nostro forum di Acquariofilia Facile.
Oltre ad essere aiutati, sarete voi stessi d’aiuto per chi verrà dopo.


Dopo qualche settimana sarete in grado di capire da soli le esigenze della vegetazione, somministrando soltanto l’elemento che serve.

Questo vi consentirà di ridurre i cambi d’acqua, eviterete di riempire la vasca con nutrienti inutili e toglierete cibo alle alghe.
All’inizio sembra complicato, ma ci vorrà poco per capire le vostre piante al primo sguardo.
Non crediate che i prodotti commerciali siano più facili.
Quelli economici vi fanno usare un unico flacone, come dicevamo all’inizio, ma i migliori protocolli funzionano proprio con elementi separati, da dosare secondo necessità.

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