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Conclusioni

Nella mia esperienza di analista, spesso mi è capitato di trovare risultati anomali, nonostante cercassi di eseguire gli esami nel modo più corretto… ed ero costretto a rieseguire il controllo.

Talvolta era dovuto ad inquinamento del campione, durante il prelievo, ma a volte, inevitabilmente… capitava qualche errore, proprio nell’esecuzione dell’analisi.
Alcune risultano più delicate di altre; basta una temperatura non idonea, oppure una miscelazione non corretta, per portare a conclusioni sbagliate.
L’importante è confrontare il risultato ottenuto con quello che ci si aspetta, in modo da discriminare un eventuale sospetto sui valori rilevati.

Perciò, valutate con attenzione quei risultati.
Non date per scontato che siano veritieri, perché lo dice una scala cromatica oppure un display.
Perfino ai professionisti capita di sbagliare; nonostante strumenti che per l’acquariofilo sarebbero impensabili… è facilissimo commettere degli errori.

Nel vostro acquario ci sono piante e pesci, all’occorrenza anche alghe, i cui comportamenti indicano veramente lo stato dell’acqua.
Loro non sbagliano mai. Sono i test più affidabili di cui potete disporre.

Se le piante crescono rigogliose e producono ossigeno, i pesci sono vivaci e con colori accesi, non importa cosa dicono i test… la vostra acqua va benissimo.

Prima di concludere desidero ringraziare Rox, per la collaborazione fornita nella stesura di questo articolo.

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