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Gli acquari senza filtro vanno fertilizzati come gli altri? In particolare: come si comporta l’azoto in tali acquari? In questo articolo affrontiamo questo tema.


In questo articolo cercheremo di spiegare tre fenomeni che si possono osservare in acquari senza filtro.

1) Perché spesso il picco dei nitriti non viene rilevato?

2) Perché spesso i nitrati non sono rilevabili?

3) Perché potrebbe non essere necessario aggiungere azoto?

Prima di tutto… chiariamo un paio di cose.

Cosa fa il filtro?

Tutti sappiamo come funziona un filtro.

Filtro

Una pompa convoglia l’acqua attraverso spugne e cannolicchi; le spugne trattengono i detriti (filtrazione meccanica) e i batteri presenti nelle spugne e sui cannolicchi compiono il ciclo dell’azoto (filtrazione biologica).

Questo processo, nell’acquario, avverrebbe anche senza filtro; solamente in modo più lento e diffuso. I batteri presenti nel filtro, infatti, sono presenti in tutto l’acquario. La differenza è che il filtro crea un ambiente ideale per una colonia batterica.

Homer Simpson

Non solo gli fornisce una casetta comoda ed accogliente, ma gli porta addirittura il cibo a domicilio: il flusso d’acqua, infatti, gli fa scorrere davanti tutti i nutrienti presenti nell’acquario.
I batteri diffusi nell’ambiente, invece, devono trovare la loro collocazione e aspettare che il cibo capiti proprio dove sono loro.

Scena di caccia nella preistoria

Il filtro, in sostanza, accelera e amplifica i processi batterici fornendo artificialmente un ambiente ideale per questi microorganismi.

Cosa significa «senza filtro»?

Cosa intendiamo con le parole «acquario senza filtro»?

Un acquario senza filtro è semplicemente un acquario senza una apparecchiatura filtrante.

In questi acquari l’azione filtrante avviene comunque: gli stessi batteri responsabili del ciclo dell’azoto che avremmo nel filtro sono diffusi in tutto l’acquario.

Disegno di batteri
Batteri in acquario

Nitrosomonas, i batteri che trasformano l’ammonio in nitriti, si annidano sulla superficie del fondo e vicino alle radici delle piante.

Nitrobacter restano in sospensione in acqua o si depositano sugli arredi e sui vetri.

Nitrospira, responsabili della maggior parte della conversione di nitriti in nitrati, si insediano nel fondo.

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Così l’attività di filtrazione è svolta per l’60% circa dalle piante a livello delle foglie e del fusto; per un 30% circa dal fondo; e per un 10% circa dall’acqua e dagli arredi.

Angolo d'acquario fittamente piantumato
Filtro vegetale

È facile intuire che, in un acquario «senza filtro», la scelta del fondo è molto importante.
Ha la stessa funzione dei cannolicchi e delle spugne del filtro tradizionale.
Un filtro con spugne e cannolicchi è biologicamente più efficace di uno di sole spugne; così il fondo, se costituito da strati a porosità differente come il lapillo e il ghiaino, può contenere più colonie di un fondo di solo ghiaino.

Qualcuno potrà obiettare che, in un acquario con un filtro tradizionale, l’efficienza è favorita da una pompa che porta le sostanze ai batteri del filtro; invece un acquario «senza filtro» non dispone di alcuna pompa.

Un acquario «senza filtro», per la verità, ha diverse pompe: le radici, (le piante con apparati radicali ben sviluppati in questi acquari non devono mai mancare), che attirano l’acqua con le sostanze in essa disciolte; e il «gradiente di falda», quel processo per cui l’acqua più calda sale verso la superficie di un terreno e l’acqua più fredda scende verso il fondo.

Insomma… gli acquari «senza filtro» sono perfettamente efficienti anche senza apparecchiatura filtrante.

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