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Morfologia e dimorfismo

I Corydoras sono dotati di particolari caratteristiche, di cui la Natura li ha dotati nel corso dell’evoluzione.
Iniziamo questo capitolo cercando di descriverle nel dettaglio.

Morfologia

Il corpo tozzo, a sezione triangolare, è ricoperto sui fianchi da placche ossee, sopra la pelle senza scaglie, quasi vellutata.
Questo è il motivo del suo nome, dal Greco antico:

  • kory = elmo, corazza
  • doras = pelle

Per questo motivo sono anche conosciuti come “pesci gatto corazzati”.
Nella foto che segue, possiamo vedere la particolare conformazione scheletrica:

Scheletro di Corydoras
Scheletro di Corydoras

Le pinne pettorali, come la dorsale, sono dotate di aculei, che servono a difendersi da eventuali predatori. Nel caso delle pettorali, anche per ancorarsi meglio sul fondo, in presenza di acque movimentate.

Da queste spine possono inoltre inoculare una particolare tossina, che il Corydoras, in caso di pericolo, è in grado di produrre.
Per sfuggire ai predatori, hanno altri due assi nella manica:

  • gli occhi, che si possono muovere indipendentemente l’uno dall’altro, permettendo un’ampia visuale di ciò che accade attorno.
  • il mimetismo, che in alcuni casi li rende invisibili sul fondo, mentre le livree più sgargianti servono ad impressionare i nemici.

Sicuramente, tra placche ossee, aculei, tossine e quant’altro, la Natura li ha dotati di efficaci mezzi di difesa; potremmo definirli i Mazinga dei fiumi sudamericani.
Ma anche per loro, contro certi predatori, è una battaglia persa:

Predatori
La bocca del  Corydoras è rivolta verso il basso, per agevolare la nutrizione dal fondo; ma sono le 3 coppie di barbigli, situati attorno ad essa, ad avere la più importante funzione nella ricerca del cibo.

Barbigli Corydoras aeneus
Barbigli suCorydoras – Lic. Creative Commons

Questi organi sono dotati di papille gustative, che forniscono un notevole aiuto nel riconoscere materiale commestibile.
Sono inoltre presenti delle fibre muscolari, che li rendono utilissimi per scavare sul fondo alla ricerca di vermi, piccoli crostacei e vegetali.

Altra tipicità di questo genere è il doppio apparato respiratorio.
Oltre ad assorbire ossigeno attraverso le branchie, questi pesci hanno un tratto di intestino particolarmente sottile e vascolarizzato, che gli permette di respirare aria direttamente dall’atmosfera.
In questo caso l’anidride carbonica sarà espulsa dall’orifizio anale.

Non preoccupiamoci, quindi, se vedremo i nostri Corydoras andare a prendere delle “boccate d’aria” in superficie.
Ovviamente, se lo fanno troppo spesso, è probabile che l’acqua sia scarsa di ossigeno.

Dimorfismo

Negli esemplari adulti, il riconoscimento dei sessi è relativamente semplice.
Si può cominciare con l’osservare la struttura corporea:

  • la femmina si presenta più grande, con il ventre maggiormente dilatato;
  • anche la testa è più massiccia, rispetto al maschio;
  • infine, le pinne del maschio sono più lunghe e strette, con gli apici appuntiti.

Dimorfismo Corydoras

Nella foto, possiamo notare la differente conformazione della pinna dorsale.

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