banner

L’arredamento

L’allestimento “classico”, in un acquario Tanganica, è costituito da una rocciata che imita le zone a bassa profondità.
Può essere ricreata disponendo le rocce una sopra all’altra, cercando di creare il più possibile anfratti, cavità, cunicoli e passaggi anche di piccole dimensioni.

Per la sua costruzione, le rocce dovrebbero essere preferibilmente arrotondate, ma l’importante è che non abbiano punte o parti taglienti per evitare di ferire i pesci durante i loro “litigi”.

Ottime soluzioni per questo tipo di allestimento, si possono trovare facilmente nei vivai.

Oltre ad avere una forma ottimale, nella maggior parte dei casi sono rocce calcaree; questo aiuta a mantenere alta la durezza e di conseguenza il pH che deve stare su valori alcalini.

Esempio di rocce calcaree
Esempio di rocce calcaree

Bisogna fare particolarmente attenzione alla stabilità della rocciata.
Un crollo accidentale potrebbe essere veramente pericoloso, rischiando di distruggere i vetri della vasca.

Per una maggiore sicurezza, sarebbe opportuno fissare le rocce tra loro con del silicone acetico, oppure del mastice epossidico bicomponente.

Prima di preparare la rocciata, è importante disporre sul fondo una lastra di polistirolo dello spessore di circa 1-2 cm, in modo che le rocce poggino su una superficie morbida, evitando eccessivi carichi sul vetro inferiore (basta una particella dello spessore di un granello di sabbia per danneggiarlo).
Poi si inizierà a disporre le rocce più grandi per creare una base solida, e via via tutte le altre.

Allestimento tanganica
Allestimento tanganica (Foto di Uthopya)

NB: mi sento in dovere di aprire una parentesi sulla lastra di polistirolo. In genere può essere disposta sia su tutto il fondo (basta prendere la misura interna della base, e tagliare la lastra 1 centimetro più corto su ogni lato), che solo sotto le rocce, in modo da lasciare dello “spazio libero” davanti alla rocciata, per lasciare più centimetri di sabbia ai Ciclidi scavatori (bisogna tagliare la lastra della grandezza delle rocce che faranno da base e metterla sotto di esse, oppure tagliarla in base alla grandezza di tutta la rocciata), ma personalmente consiglio fortemente la prima opzione. Il motivo è semplice; se accidentalmente, una roccia dovesse staccarsi e cadere sul fondo, oltre alla sabbia, c’è anche il polistirolo ad attutire l’impatto, evitando la spiacevolissima conseguenza della possibile rottura del vetro di base. E non è poco…

La sabbia va messa dopo aver fatto la rocciata.

Gli abitanti di questo lago sono degli ottimi scavatori, e con questo metodo eviteremo crolli per instabilità.
Va disposta su tutto il fondo, coprendo anche le rocce che fanno da base.
Lo spessore deve essere di circa 15 cm, in modo che i Ciclidi possano scavare molto a fondo prima di arrivare al vetro (o al polistirolo).
La granulometria deve essere piuttosto fine; l’ideale sarebbe di arrivare sotto il millimetro, ma i pesci dimostrano di adattarsi bene anche con valori più alti.

Nella foto successiva, la granulometria del fondo è intorno ai 2 mm, ma può trarre in inganno per la lunghezza del pesce che è un esemplare molto giovane.

Sabbia vagliata di fiume
Sabbia vagliata di fiume (Foto di Emix)

La sabbia di fiume vagliata, usata nell’edilizia, è un ottima alternativa a quella specifica per acquari, visto il suo costo molto contenuto (un sacchetto da 25Kg costa dai 4 ai 7€).

Solitamente, in questo tipo di allestimento le piante sono assenti, o limitate alle specie che più si adattano a valori molto alcalini (ad esempio, le Vallisneria).

Per mantenere stabile l’intero ecosistema bisogna affidarsi alle alghe, che colonizzeranno tutti gli arredi e daranno un grosso contributo all’assorbimento degli inquinanti (nitrati e fosfati)
Daranno anche quel tocco estetico che rende l’allestimento più naturale.

Le alghe hanno altre importanti funzioni.
Innanzitutto sono un eccellente cibo per alcune specie vegetariane, ad esempio del genere Tropheus.
Inoltre, sono un ottimo supporto per lo sviluppo di microfauna, piccoli crostacei ed altri invertebrati, di cui altre specie si nutrono volentieri.

Vorrei rivolgere la vostra attenzione su due generi di piante, spesso impiegate in questo tipo di allestimento, anche se in Natura non vivono in questo lago: le Anubias e le Vallisneria.
Sono piante non proprio rapidissime, che non hanno nessuna difesa contro le alghe; per tale motivo non ci vorrà molto tempo prima che vengano sovrastate, deperendo giorno dopo giorno.
Inoltre, la Vallisneria necessita di un fondo fertile, con il quale potrebbe crescere molto più rapidamente; ma il comportamento di questi Ciclidi, molto simile a “ruspe”, ci obbliga a farne a meno, per evitare un miscuglio antiestetico di terra e sabbia.

Roccia con alghe per ciclici tanganica
Roccia con alghe (Foto di Emix)

L’unico modo, forse, per poter coltivare la Vallisneria in un Tanganica, è interrarla in una zona del fondo difficilmente raggiungibile dai pesci, e con delle Tabs fertilizzanti vicino le radici.

banner
1
2
3
4
5
6
7
Articolo precedenteFerro – Fertilizzanti per acquario
Articolo successivoCibo vivo: Artemia salina