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Carico organico

Dopo aver letto il capitolo precedente, probabilmente vi è venuto in mente qualcosa di simile:


Ma scusa… dove sta il problema?…
Se le piante sono troppe o troppo rapide, rispetto al basso carico organico…
aumentiamolo!!!

È dai tempi di Konrad Lorenz che si consiglia di non esagerare, con pesci e mangimi; se adesso abbiamo il problema opposto… basta dare il consiglio opposto: più pesci, magari più grossi e nutriti quattro volte al giorno.
Vedrai come te la risolvo, la carenza di nitrati…!


Purtroppo, questa soluzione è già stata tentata, quasi sempre con scarso successo.
I motivi sono legati a due cause:

  • la salute dei pesci;
  • la capienza dell’acquario.

Vediamoli nel dettaglio.

Rimpinziamo i pesci!… Ne saranno senz’altro felicissimi…

…invece, non è affatto positivo, nemmeno per loro.

C’è un lungo elenco di malanni, talvolta con esito mortale, legati proprio all’eccesso di cibo.

Pesce obeso
Pesce obeso

Per contro, potete cercare in qualunque forum, ma non troverete mai un pesce morto di fame.
Ci sono parecchie esperienze di acquariofili espertissimi, che parlano di pesci vissuti per mesi, senza introduzione di cibo.

Ovviamente qualcosa mangiavano, ma il loro sostentamento veniva da piccole alghe e microfauna spontanea, non dai nostri barattoli.

In realtà, quello che i nostri pesci mangiano in un giorno, in natura lo mangiano in una settimana, forse più.
Il loro metabolismo si adatta male alla valanga di cibo che già gli forniamo, quotidianamente, ed è impensabile che il fegato di un pesce debba scoppiare, allo scopo di procurare nitrati e fosfati alle nostre piante.

Quindi?…
Si potrebbe cambiare mangime, utilizzando prodotti a base di cereali.
Ne mostro un esempio che avevo in casa, ma ce ne sono parecchi.

Mangime per pesci Vitakraft

Basta leggere la composizione sulle loro etichette, per trovare la parola “cereali” al primo posto.
Sono quelli più comuni, che si trovano anche al supermercato… Ma funzionano?…

È noto che i cereali causano un innalzamento di nitrati e fosfati, anche perché lo scarso contenuto nutritivo ci spinge a dosare il cibo con maggiore generosità.

Sulle istruzioni di quei mangimi, solitamente c’è scritto di somministrarli 3-4 volte al giorno.
Questo metodo, come abbiamo già visto, può avere effetti pesanti sulla salute del pesce; ma c’è chi ha provato a proporre un’idea: “Perché non metterli nel filtro…?”

Tutto sommato, a noi non interessa che il pesce mangi quella roba, ma solo i prodotti della sua decomposizione: nitrati e fosfati.
Disgraziatamente, anche questo metodo si rivela poco efficace.

Innanzitutto, il mangime non produce solo azoto e fosforo.
Decomponendosi, libera nell’acqua altri elementi, come zolfo, potassio, ferro, ecc. ecc…
Tutta roba utile, d’accordo, ma che andrebbe a sommarsi al fertilizzante che aggiungiamo già, falsando i risultati dei nostri dosaggi.

Inoltre, anche su nitrati e fosfati, non consente di quantificare.
Entrambi si producono spontaneamente, senza controllo… e quasi mai le proporzioni sono giuste per la richiesta delle piante.

Infine, la soluzione può funzionare se le carenze sono modeste.
Non certo nell’acquario di Simo63, per esempio…

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Acquario fertilizzato con PMDD di Simo63
Acquario fertilizzato con PMDD di Simo63

…che in mezzo ad una fitta vegetazione, sotto quella luce, erogando CO2  teneva appena una decina di “nanofish” (Boraras brigittae).

Poi, non soddisfatto, aggiunse anche la Rotala rotundifolia:

Rotala rotundifolia di Simo63
Rotala rotundifolia di Simo63

In situazioni simili, si può correggere la carenza solo con un intervento mirato.

  • E se tenessimo pesci di taglia maggiore?

Purtroppo, anche qui abbiamo un limite, dato dalla capienza dell’acquario.
I pesci hanno esigenze di spazio legate al movimento, alla territorialità, all’aggressività; non possiamo tenere quattro P. scalare in 50 litri, per fertilizzare le piante.

Inoltre, se siamo andati in carenza di nitrati (o fosfati), significa che abbiamo una vegetazione notevole; questo riduce ulteriormente lo spazio per i pesci.

Quando una pianta cresce troppo, la ridimensioniamo con una potatura, ma non possiamo tagliar via un pezzo di pesce, se diventa troppo grande.

  • Allora… si potrebbe continuare a tenere piccoli pesci, ma aumentandone il numero

…E di tutte le soluzioni descritte, questa è l’unica che ha qualche speranza di funzionare.
Disgraziatamente, anche qui c’è un “però”.

Con i pesci di piccola taglia, come Cardinali o Rasbora, il carico organico è comunque modestissimo.
In un acquario come quello di Gibogi

Acquario fertilizzato con PMDD di Gibogi
Acquario fertilizzato con PMDD di Gibogi

… non possiamo portare nitrati e fosfati a livelli accettabili, semplicemente aggiungendo una decina di piccoli Caracidi.

In conclusione, se i nitrati hanno una leggera tendenza alla diminuzione, qualche pesce in più può risolvere il problema.
Ma se sono inchiodati a zero…dobbiamo farci aiutare dai prossimi capitoli.

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