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Cos’è la pompa sodio-potassio? Come funziona? E soprattutto… che c’entra con l’acquario? In questo articolo vi spieghiamo bene gli effetti del sodio sulle piante in acquario.


Il discorso non è complicato, ma richiede una breve introduzione. Mettiamoci comodi.
Vi va un caffè?

A me sì. Lo prendo amaro, così riesco a cogliere tutti gli aromi che lo zucchero coprirebbe; e a distinguere il caffè buono da quello meno buono. Con lo zucchero sono tutti uguali.
Ecco… nel caso di un caffè non eccezionale, lo zucchero ce lo metto volentieri.

Sapete, da bambino questa cosa mi affascinava da impazzire. Restavo sbalordito: mettevo una zolletta di zucchero nel caffè della mamma e dopo pochi secondi… era scomparsa! Che magia!
Poi ho capito che non svaniva: semplicemente si scioglieva in tutta la tazzina.

Zolletta di zucchero in una tazzina di caffè

Più tardi ho imparato che si tratta di un fenomeno chiamato diffusione: le molecole passano spontaneamente da una zona nella quale sono più concentrate ad una dove lo sono meno.

La differenza tra concentrazioni diverse si chiama gradiente di concentrazione.
La diffusione riduce progressivamente il gradiente fino ad azzerarlo.

Questo fenomeno avviene anche in acquario: i fertilizzanti che inseriamo non restano dove li mettiamo, ma si diffondono per tutta la vasca in modo omogeneo, anche senza il movimento delle pompe.

Ce ne accorgiamo quando inseriamo del ferro chelato con EDDHA; all’inizio il metallo forma una nuvola rossa che levita in acqua.
No!… Lui non c’entra nulla…

Indiano Pellerossa Nuvola Rossa
Nuvola Rossa… fuori dall’acquario

Con il passare del tempo, la nuvoletta si dissolve e tutta l’acqua diventa leggermente arrossata, per mezz’ora o poco più.

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