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L’effetto tampone

In questo articolo il nostro Rox ci illustra, con la bella analogia dell’uomo e della cassa, come il KH si oppone all’acidificazione da parte della CO2.

CO2 pH KH
Immagine realizzata da Gianni86, che ringrazio.

Non ripetiamo per intero la formula per la CO2 del calcolatore; per comodità la riscriviamo così:

CO2 [mg/litro] = 15.7 × KH × 10(pK1 – pH)

Guardando la formula scritta qui sopra, possiamo ricavare lo stesso concetto.

È sufficiente osservare che la quantità di CO2, ad un dato valore di pH, è proporzionale al KH.

Per questo motivo lo chiamiamo effetto tampone: maggiore è il KH, maggiore sarà la quantità di CO2 necessaria per ottenere un dato pH.

Attenzione: l’analogia del KH come forza della molla può trarci in inganno e farci affermare che all’aumentare del KH, il potere acidificante della CO2 diminuisce.
In realtà non è così: il potere acidificante della CO2 è sempre lo stesso, qualsiasi sia il KH!

Basta guardare di nuovo questo grafico

Relazione tra pH e CO2, per differenti valori di KH
Relazione tra pH e CO2, per differenti valori di KH

e vedremo che se la concentrazione di CO2 passa da 10 mg/L a 100 mg/L, il pH si abbasserà di 1, sia per KH 1 che per KH 8.

Non è quindi vero che con un KH alto la CO2 ha poco effetto sul pH; semplicemente dovremo immettere piu CO2 per arrivare ad un pH acido, in quanto il pH all’equilibrio aumenta all’aumentare del KH.

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