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I batteri nitrificanti

I batteri che spontaneamente vivono nel nostro acquario sono tantissimi, e molto diversi tra loro.

Basti pensare ai famigerati cianobatteri, tra gli infestanti più temuti dagli acquariofili.

A noi interessano soprattutto i batteri responsabili del ciclo dell’azoto, i cosiddetti «batteri nitrificanti».

Batterio felice

Questo processo avviene in due fasi distinte.

Prima fase

Nel corso della prima fase l’ammonio viene trasformato in nitrito, acidificando l’acqua. I protagonisti di questa operazione sono dei bacilli della specie Nitrosomonas, che furono isolati per la prima volta dallo scienziato ucraino Sergej Vinogradskij nel 1892.

Sergei Winogradsky
Sergej Nikolaevič Vinogradskij (1856-1953)

Le condizioni ambientali ottimali per questi batteri sono pH tra 7,0 – 8,0 e una temperatura di circa 30 °C; più ci si discosta da questo valore, più si rallenta lo sviluppo delle colonie.

Nitrosomonas eutropha
Nitrosomonas eutropha

Nitrosomonas si annidano sulla superficie del fondo e vicino alle radici delle piante.

Curiosità: è in corso una sperimentazione per l’utilizzo di Nitrosomonas eutropha per la cura dell’acne. Le capacità nitrificanti di questo batterio sembrerebbero essere molto utili per contrastare le impurità della pelle.

Seconda fase

Nella seconda fase del ciclo dell’azoto il nitrito viene trasformato in nitrato. I responsabili di questo processo sono due specie di bacilli: i Nitrobacter e i Nitrospira.

1) I Nitrobacter sono stati selezionati nel 1917; il ceppo più diffuso è stato chiamato Nitrobacter winogradskyi in onore dell’omonimo microbiologo (pur con una grafia diversa).

Nitrobacter Winogradskyi
Nitrobacter Winogradskyi

Sono attivi tra i 20 °C e i 40 °C; la temperatura ottimale è di circa 33 °C.

Per quanto riguarda l’acidità: sopravvivono tra 6,0 pH e 9,0 pH; la loro massima attività si sviluppa tra 7,0 – 8,0 pH.

Ha bisogno di nitriti e ossigeno abbondanti.

Non si annida nei fanghi; preferisce restare in sospensione nell’acqua, oppure sugli arredi e sui vetri.

Fino alla scoperta dei Nitrospira si pensava che i Nitrobacter fossero i soli responsabili della trasformazione dei nitriti in nitrati.

Sono – insieme ai Nitrosomonas – i microorganismi solitamente presenti nei flaconi di attivatori batterici.

2) I Nitrospira sono stati selezionati solo in epoca relativamente recente, nel 1986.

Nitrospira
Nitrospira (foto prof. Holger Daims, Università di Vienna)

Lo sviluppo migliore si ha con una temperatura di 28 ° – 30 °C. Per quanto riguarda l’acidità dell’acqua, i Nitrospira sembrano preferire valori intorno a 8,0 pH.

Non ha bisogno di nitriti e ossigeno abbondanti: agisce anche in condizioni di scarsità di nutrienti.

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Nei fanghi rappresentano circa 1/4 della flora batterica e sono 240 volte più numerosi dei Nitrobacter.

Risulta ormai assodato che i principali responsabili della trasformazione di nitriti in nitrati sono i Nitrospira e non, come si pensava fino a qualche anno fa, i Nitrobacter.

Cercheremo ora di capire in che modo queste informazioni possono esserci utili nella gestione dell’acquario.

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