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A ruota libera

D. Gli acquari sono quasi come i nostri figli: nessuno può dire quale sia il suo preferito… però la domanda te la faccio lo stesso: hai un acquario che per qualche motivo ami più degli altri? Da quanto lo hai e quanto gli dedichi?

R. In realtà no. Alcuni acquari mi piacciono perché funzionano con un tasso di crescita molto più lento ma altrettanto interessante; altri crescono velocemente ma richiedono più impegno.
Io mantengo gli aquascape che mi piacciono per – forse – 5-8 anni al massimo, prima di riallestirli.

Tendono a diventare piuttosto semplici da curare, soprattutto in base alla scelta delle piante.

Ecco video di uno dei miei acquari; ho speso forse un’ora a settimana su questo aquascape.

D. Sostieni che il DiY (Do it Youself – fai da te) non è un metodo per tutti. Perchè pensi che non tutti siano in grado? O pensi sia meglio utilizzare prodotti commerciali?

R. Preferisco nettamente il fai-da-te, ma alcune cose è meglio lasciarle ai professionisti.
Potrei trovarmi nella situazione di dover costruire un acquario di vetro per un cliente; ci sono alcune cose che devo fare da solo e che non posso delegare né comprare sul mercato perché… il lavoro è stato commissionato a me.
Io posso [costruire] e ho costruito personalmente belle vasche aperte senza bordi; ma preferisco pagare qualcun altro per farlo.
[I professionisti] non sono a buon mercato per cui, se hai risorse limitate e il tempo per farlo… allora fallo da te.

Per quanto riguarda il fondo, l’ADA aqua soil sembra essere il migliore ed è più semplice rispetto ai mix fai-da-te.

Per i fertilizzanti: totalmente fai-da-te. Tuttavia, alcuni all-in-one sono più semplici [da usare] fin quando i nuovi acquariofili non acquisiscono più esperienza. Oppure, se hanno un solo piccolo acquario, il costo [dei fertilizzanti all-in-one] è inferiore.
Molte persone possono trovare complicato preparare alcuni fertilizzanti fai-da-te ma, al giorno d’oggi, contrariamente a quanto accadeva negli anni ’90, la maggior parte [dei fertilizzanti commerciali] è disponibile negli stati in cui vivono gli acquariofili.

I prodotti commerciali permettono di accedere all’acquariofilia senza dover ascoltare i 101 leader dei forum che si divertono a dire loro cosa fare, spesso intimidendoli.
In un negozio di acquari posso discutere e vedere i risultati di persona.

Tom Barr

Certo, è un mercato… ma il negozio ha il diritto di fare profitto, e non è un business nel quale sia facile fare tanti soldi.
Molti negozianti svolgono questa attività perché la amano, non per far soldi.
Il mito dei fosfati che sviluppano le alghe è crollato anche perché molti prodotti contengono fosfati come fertilizzanti per piante. I prodotti Seachem e Tropica derivano da una conversazione diretta con me negli anni ’90. Molti altri si sono rapidamente allineati, da allora.

Quindi, proprio come il discorso della fertilizzazione sul fondo o in colonna, avere sia prodotti fai-da-te che commerciali è forse la migliore soluzione per il nostro hobby.
Io posso lavorare con un negoziante e con la sua linea di prodotti, oppure aiutarlo a svilupparne una… oppure posso lavorare con gli appassionati del fai-da-te.

Come per i metodi e per la progettazione di aquascape, non c’è un metodo o un progetto che soddisferà tutti gli obiettivi; lo stesso è vero anche in questo caso.

Tom Barr

D. Come vedi il rapporto tra l’acquariofilia e il mondo di internet? Ormai le conoscenze sono disponibili a chiunque e si possono contattare persone in ogni parte del mondo per chiedere informazioni… però c’è anche tanta confusione. Cosa ne pensi?

R. È misto. La buona informazione si diffonde; lo stesso lo fa la disinformazione e la vera e propria cattiva informazione.
Generalmente questo è perfino più vero per i Bonsai, che per le piante acquatiche.

Suggerisco di trovare un’associazione locale e imparare dalla gente del posto, fin quando non diventi più bravo di loro.
I gruppi NBAT in Olanda (Associazione Acquariofili Olandese) sono ottimi per questo motivo, uomini e donne esperti mostrano ai nuovi arrivati come migliorare; ma i loro aderenti stanno lentamente calando.
Questo descrive cosa è l’acquariofilia e come si migliora: la nuova generazione deve essere coinvolta e deve aiutare la generazione successiva.
Amano lo ha visto chiaramente; molti dei nuovi come Oliver Knott, George Farmer e molti altri sono in questi gruppi.
In un meeting, qui negli USA, ho visto una bambina di 10 anni fare un aquascape migliore della maggior parte degli adulti. Sarà certamente brava, e lo è già.

Nel video seguente c’è qualche pianta con dei problemi: l’Erio tipo 3 (Eriocaulon setaceum), qui, ha un cattivo aspetto; ho migliorato molto con queste specie negli ultimi anni e ho provato a mantenerle in forma perfetta. Nonostante questo, il video da comunque un’idea della direzione in cui mi muovo:

D. Ormai la tecnologia sta avanzando: impianti CO2, LED, impianti a osmosi, termostato, refrigeratori, tantissimi tipi di test… Cosa pensi di tutto questo? Semplifica veramente o impedisce di comprendere cosa succede in acquario?

R. Le nuove tipologie di illuminazione sono spesso interessanti, anche se i LED causano molta confusione. Io credo che potrebbero essere molto migliori, ma non c’è un gran mercato per i produttori di illuminazioni per gli acquari piantumati. Perfino ADA ha impiegato molto tempo a progettare e portare sul mercato la nuova tecnologia.
I test e gli additivi chimici, per la mia esperienza, non sono di grande utilità; i cambi d’acqua risolvono i problemi molto più rapidamente.

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Io sono per la tecnologia, ma solo se semplifica.

Per i clienti imposto cambi d’acqua automatizzati e monitor di controllo; in questo modo posso verificare «da remoto» se tutto sta procedendo bene.

Come ogni informazione: di più non significa sempre meglio.

D. Ma preferisci LED o T5? Di uso generico o dedicate? Che lampade consiglieresti per un acquario ben piantumato? Nel caso di lampade da ferramenta, che potenza e temperatura di colore?

L’illuminazione T5. Qualche azienda ha prodotto o produce buoni LED, ma quelli che mi piacciono costano parecchio.

Praticamente qualsiasi colore ti piaccia funziona per le piante; quindi, probabilmente, dovresti provarne vari tipi e vedere quale si adatta alle tue esigenze.

Tom Barr

D. Ora una domanda personale: questa passione/hobby è anche la tua fonte di guadagno o fai altro per vivere?

R. Sono andato all’università e ho conseguito il dottorato in biologia vegetale; tuttavia trascorro meno tempo praticando la mia attività di quanto ne passerei se avessi intrapreso una carriera di ricercatore statale da 40 ore a settimana.
Ho iniziato quel lavoro e ho smesso quando non mi lasciarono un giorno lavorativo a settimana da dedicare alla mia attività.
Ho lavorato e sono andato all’università per 10 anni e ho svolto anche un’attività commerciale; quindi ho avuto un lavoro, un’attività e una vita da studente a tempo pieno.

Adesso ho solo la mia attività che mi occupa 2-3 giorni a settimana; mi piace il tempo libero!
Ho insegnato biologia all’università per un certo periodo, in passato, e l’anno prossimo proverò con forza a farla diventare una carriera part-time o quasi a tempo pieno. Non sono lavori semplici da intraprendere.
Quindi si: la mia passione è la mia fonte di reddito e lo faccio piuttosto bene; ma sono in cerca di un tipo di lavoro più intellettuale, ricerca e insegnamento.
Soltanto, non da 40 ore a settimana; l’insegnamento ha una pausa estiva, utile per stare con i tuoi bambini, se ne hai. Mia moglie lavora nella stessa posizione che occupavo io un tempo, ed è positivo che uno di noi abbia un orario flessibile.

Legni raccolti da Tom Barr

Ho alcuni clienti benestanti ai quali gestisco gli acquari; vendo all’ingrosso un sacco di legni che raccolgo personalmente; sono anche un intermediario merci, per cui posso trovare le tariffe più convenienti per spedire in USA e Canada. La spedizione oltreoceano è ben più complicata e l’acquirente deve prendere l’equivalente di un container (circa 20 pallet) [di merce]. Non mi interessa [arrivare a] questo livello, ma 2-8 pallet al mese sono buoni.

D. Un’ultima domanda: cosa consiglieresti a chi vuole diventare il nuovo Tom Barr?

R. Impara bene ogni metodo.

Impara a concentrarti davvero sull’aquascaping e sugli aspetti artistici.

Si impara solo facendo, quindi allestisci quanti più acquari è possibile (la stessa cosa vale per i Bonsai e per la maggior parte dei tipi di agricoltura e orticoltura).

George Farmer, Juri J. e Oliver Knott stanndo andando bene; ci sono molti acquariofili, in Europa, ai quali chiedere come hanno «fatto il salto».

Studia ciò che ami; cerca quelli che fanno ciò che ti piace e discuti direttamente con loro il tuo interesse di ricerca e poni loro le tue domande.


     La nostra intervista è finita; grazie, Tom! Tom Barr

Anche per i filmati e le splendide foto che ci hai autorizzato a pubblicare!

Giunto il momento dei ringraziamenti, non posso certamente dimenticare tutti coloro che hanno dato una mano per le traduzioni: DandanonicolatcPakyroby70.

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