Addolcitori
Tutti noi abbiamo visto quella pubblicità nella quale si vede la resistenza di una lavatrice completamente coperta da calcare.
E tutti noi abbiamo sentito parlare di «acqua dura» e sappiamo che quel calcare si depositerà in giro per il nostro impianto idraulico rovinando lavatrici, caldaie ecc.
Il problema è dovuto ai carbonati di calcio e magnesio che sono sali poco solubili; la loro solubilità, inoltre, diminuisce con l’aumentare della temperatura e questo li fa precipitare e accumulare sulle pareti dei tubi e degli elettrodomestici.
Un esempio lampante è il serbatoio della caffettiera, nel quale si possono vedere i depositi di calcare che aumentano con il tempo.
Alcuni anni sono comparsi particolari impianti che risolvono il problema calcare, gli addolcitori.
Ma cosa sono questi addolcitori?
Sono impianti che riescono a catturare il calcio e il magnesio dalle nostre acque.
Non sono altro che resine cationiche forti che scambiano ioni Na+ con gli ioni Ca++ e Mg++.
Scambiano cioè lo ione sodio, la cui solubilità è maggiore, con gli ioni calcio e magnesio che sono causa delle incrostazioni.
Queste resine, in virtù dello ione che scambiano, sono anche dette resine cationiche in ciclo sodico.
2R-Na+ + Ca++ ↔ R2Ca++ + 2Na+
Lo scambiatore R caricato in forma sodica (Na+) è in grado di scambiare il calcio (Ca++) presente nell’acqua dura con una quantità equivalente di sodio.
Lo scambiatore R caricato in forma sodica (Na+) è in grado di scambiare il magnesio (Mg++) presente nell’acqua dura con una quantità equivalente di sodio.
Anche in questo caso la reazione è reversibile e, quando le resine sono esaurite, si possono rigenerare con una soluzione di cloruro di sodio al 8-12% (praticamente una salamoia).
Se si misura la conducibiltà dell’acqua in uscita all’addolcitore, troveremo un valore generalmente maggiore rispetto a quello in ingresso, tenendo conto del fatto che gli ioni di sodio ceduti dall’addolcitore sono il doppio di quelli di calcio e magnesio assorbiti.
Considerazioni
Il sodio è un elemento essenziale per la vita animale e vegetale, ma in valori molto bassi.
Tutto quel sodio fa bene?
Sappiamo che troppo sodio provoca all’uomo alcuni problemi come ipertensione, problemi cardio-vascolari, ritenzione idrica.
Mi viene in mente quella pubblicità di una nota marca di acqua minerale che, per esaltare il basso contenuto di sodio, faceva vedere uno ione sodio da solo che chiedeva se c’era qualcun altro oltre a lui nella bottiglia d’acqua.
E alle piante fa bene?
Se siete iscritti al nostro forum conoscete bene la risposta: no.
Un’elevato contenuto di sodio, infatti, può limitare l’assorbimento da parte delle piante di altre sostanze, principalmente del potassio (come potete leggere in questo articolo).
Infatti, ogni tanto, si legge di utenti con problemi nella crescita delle piante che avevano un elevato contenuto di sodio nella propria acqua potabile.
È forse un caso se le vendite di addolcitori sono diminuite negli ultimi anni?
Di sicuro gli addolcitori eliminano il problema incrostazioni, ma non sono il massimo per l’uomo o per i nostri acquari.