Conclusioni
Dunque… cos’abbiamo capito, finora, sulla Proserpinaca palustris?
Innanzitutto, si adatta a qualsiasi temperatura, luce, acidità e durezza; magari cambia il proprio aspetto, ma riesce comunque a sopravvivere e svilupparsi.
Inoltre, le sue trasformazioni ci consentono, con un po’ di esperienza, di rinunciare a parecchi dei nostri test per acquaristica.
- La dentellatura delle foglie è un ottimo indicatore di acidità.
- La mancanza di colore rosso, sotto luce intensa, ci indica che abbiamo nitrati alti.
- La velocità di crescita, unita al pearling di cui è capace, ci dice se la CO2 è sufficiente.
- Il colore dello stelo segnala la presenza di ferro, oppure la sua carenza.
A tutto questo, dobbiamo aggiungere che contrasta alghe e cianobatteri, più di qualsiasi altra pianta studiata fino ad oggi.
Il suo unico, vero limite, è la scarsa diffusione in commercio.
Ma ho il sospetto che questo articolo contribuirà ad aumentarne le richieste, presso i negozianti italiani…