BBA – Alghe a pennello
Le “Black brush algae” (=Alghe nere a pennello) sono centinaia e vivono quasi tutte in mare.
Solo alcune specie si sono evolute adattandosi all’acqua dolce.
Il colore può essere nero, verde, marrone e talvolta rosso.
Con uno sviluppo incontrollato, possono invadere rapidamente tutto l’acquario. Anche perché attecchiscono su qualunque superficie, compresi i tubi della pompa o dell’aeratore.
Con qualche “trucco del mestiere”, possono essere tenute sotto controllo.
In tal caso creano un effetto decisamente gradevole e naturale.
Sono state introdotte, per questo scopo, anche in acquari da concorso.
Cause più probabili:
- Squilibrio di elementi nutritivi. È probabile che l’acquario abbia un eccesso di fosfati o di ferro, forse entrambi.
- Acidità dell’acqua. Negli allestimenti Malawi, a pH 8 o superiore, la presenza di BBA è praticamente impossibile.
Il loro metabolismo richiede un pH sotto il 7; si presentano soprattutto negli acquari amazzonici.
In realtà, il pH basso gli rende solo la strada più facile; la causa principale è la prima: ferro o fosforo. - Lampade vecchie. L’usura dei fosfori lascia passare componenti ultraviolette.
Rimedi consigliati:
- CO2. La crescita delle piante rapide le porta in competizione con le alghe, sia nell’assorbimento di nutrienti, sia nella produzione di allelochimici.
Per contro, abbasserà il pH favorendo delle alghe; è quindi preferibile intervenire anche sul KH, in modo da compensare con l’effetto-tampone. - Acqua ossigenata. Spruzzare le zone infestate con una siringa. Al massimo, 20 ml ogni 100 litri d’acqua.
Le alghe diventeranno quasi bianche: sono morte, diventando un gradito alimento per diverse specie animali.
Spegnere la pompa durante il trattamento. - Rimozione manuale. Si staccano da legni ed arredi con uno spazzolino da denti, ma se non attaccano le piante conviene lasciarle lì, per la loro funzione estetica.
- Trattamento con rame (vivamente sconsigliato). Ci sono alghicidi chimici, in commercio, con un contenuto di rame letale per le BBA; sono efficaci, ma spesso creano problemi anche alle piante.
Iinoltre possono essere letali per gli invertebrati.