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Vescica natatoria nei pesci rossi: cure e prevenzione

Cure con medicinali

A volte nessuna cura naturale può aiutare i nostri animali da un disturbo alla vescica natatoria; in questi particolari casi, dobbiamo necessariamente utilizzare dei farmaci.

Flagellati

Se il vostro pesce emette delle feci bianche e filamentose, oltre a evidenti segni di malessere dovuti al malfunzionamento della vescica natatoria, probabilmente dei parassiti flagellati del genere Cryptobia lo hanno colpito.

Nell’immagine in basso, possiamo osservare grazie a un ingradimento al microscopio, diversi esemplari di Cryptobia all’interno dell’intestino di un Discus. Notiamo inoltre un tipico segno della presenza di questo parassita: un grosso granuloma.

Cryptobia
Cryptobia nell’intestino di un Discus

La Cryptobia è in grado di infettare non solo l’intestino dei pesci, ma anche gran parte degli organi interni, come la vescica natatoria. Questo parassita infatti si muove agevolmente all’interno degli animali, grazie ai suoi flagelli (organi di movimento simili a piccole braccia).

In questi casi, è opportuno trattare i pesci con Dimetridazolo, o in alternativa del Metronidazolo.

E’ da preferire somministrare il farmaco con il cibo, piuttosto che effettuare dei bagni in una soluzione con il medicinale.

Myxosporidi

Esistono due piccoli parassiti, che colpiscono Carpe Koi e Carassi, che possono provocare disfunzioni e infiammazioni croniche alla vescica natatoria.

La Sphaerospora renicola (nelle Carpe) ed la Sphaerospora sp. (nei Carassi) sono due Myxosporidi, che infettano la vescica natatoria, i reni e il sangue. Essi possono inoltre provocare disfunzioni nella locomozione, emoraggie, peritoniti e infezioni renali.

Se i vostri animali non sono mai entrati a contatto con cibo, acqua o elementi d’arredo prelevati in natura, è altamente improbabile una infezione a opera di questi Myxosporidi.
Difatti, sono necessari degli ospiti intermedi per il diffondersi dei parassiti:

  • Branchiura sowerbyi, un verme che si trova in gran parte dei laghi Europei, specialmente sotto ciottoli e pietre.
  • Tubifex tubifex, altro verme largamente utilizzato nell’alimentazione dei nostri pesci.
Vermi Tubifex in Acquario

Sconsiglio vivamente di utilizzare Tubifex o altri animali prelevati in natura per l’alimentazione dei nostri pesci. Viceversa, sono ottimi i prodotti liofilizzati e sterilizzati, viste le ottime proprietà nutrizionali di tali invertebrati.

Se si sospetta una infezione da Sphaerospora, la terapia da effettuare è a base di Amprolium (farmaco utilizzato per patologie del pollame), per circa 60 giorni consecutivi.

Cause batteriche

Esistono infine delle cause batteriche che possono provocare infiammazioni e disturbi.

In questi casi, la cessione di gas dalla vescica natatoria verso il flusso sanguigno non può essere effettuata correttamente, e l’ organo si svuota. I pesci quindi stazionano sul fondo, e non riescono a risalire.

Può accadere anche il caso opposto: il pesce non riesce ad “aprire” lo sfintere, una sorta di rubinetto della vescica natatoria. Il risultato è un animale che sta perennemente a testa in giù!

Tra i batteri responsabili di disturbi alla vescica natatoria, figurano la Moraxella e l’Acinetobacter. Quest’ultimopuò essere presente sulla cute umana, e perfino sulle nostre spugne da cucina!!

Se si sospetta una infezione di natura batterica, si può utilizzare del Trimetoprim per qualche giorno, senza assolutamente eccedere nei tempi di somministrazione. Una valida alternativa, più costosa, è l’Enrofloxacina.

Se uno dei vostri animali è affetto da un cronico disturbo alla vescica natatoria, vi invito a postare il vostro problema sul nostro Forum, per intraprendere una possibile terapia.

Tutte le immagini presenti in questo articolo sono sotto licenza Creative Commons. Un ringraziamento particolare va agli autori delle stesse per averle rese disponibili.

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