Spesso abbiamo la necessità di procurarci un piccolo filtro per una vaschetta di emergenza, di accrescimento degli avanotti o un semplice caridinaio. Vediamo come costruirne uno ad aria con quello che possiamo avere in casa.
Sul nostro portale è già presente un articolo di un filtro ad aria auto-costruito. Questa è la mia versione, semplice ed economica, che prevede l’uso di cannolicchi, lana di perlon e spugna.
Uno dei primi acquisti che ho fatto come aspirante acquariofilo è stato il sifone.
Ricordo ancora quando ho varcato la porta di casa brandendolo nella mano destra mentre, con voce grave, indottrinavo gli astanti con orgoglio:
«Questo, signori… è il SIFONE !!!!!!»
Mi occorreva un filtro ad aria e, poiché avevo già un aeratore, pensai che tutto sommato ero a buon punto. Mi bastava solo dare un’occhiata nel «cassetto degli avanzi».
Ecco l’occorrente:
- un po’ di Siporax
- della lana perlon
- un tubicino rigido (da irrigazione)
- una valvola di non ritorno
- un pezzetto di spugna a grana media
- un supporto per tubi di aspirazione
- e chiaramente… la campana del sifone
Come prima cosa ho inserito la valvola di non ritorno nel tubicino rigido, in modo che il flusso d’aria passi prima nella valvola e poi nel tubicino.
Se il tubicino è stato tagliato correttamente, dovremmo avere qualcosa del genere:
Dall’immagine si nota che la valvola di non ritorno si incastra perfettamente nel collo della campana; se così non fosse, quando sarà necessario farlo, potremo usare un po’ di Attak.
Togliamo per un momento la valvola e il tubicino, e prepariamoci a praticare una serie di piccoli fori sulla parte superiore della campana.
…poi con lana di perlon…
…sopra alla quale mettiamo uno strato di spugna a grana media.
Infine, chiudiamo il tutto con la griglia di chiusura della campana.
Ed ecco l’assemblaggio quasi completo…
Assemblato tutto, questo è il risultato finale…
- L’aria prodotta dall’aeratore viene incanalata, attraverso la valvola di non ritorno, nel tubicino all’interno della campana.
- Le bollicine d’aria in uscita dal tubicino cominciano la loro risalita, fino ad arrivare ai fori che abbiamo praticato sul collo della campana, per poi fuoriuscirne e raggiungere la superficie dell’acqua.
- All’interno della campana, il movimento delle bollicine verso l’alto crea delle piccole zone di depressione, generando l’effetto di richiamare l’acqua che si trova sotto la griglia della campana.
- Via via che le bollicine salgono, l’acqua le segue, provocando un movimento d’acqua lento ma continuo, attraverso i vari strati del filtro.
Il progetto si presta a molte varianti, e vuole essere un semplice spunto per realizzare un filtro ad aria fai da te.
Io lo uso da un paio di mesi e ne sono soddisfatto. Non sarà il massimo esteticamente, ma fa il suo dovere.
Se avete dubbi, o volete proporre la vostra variante di filtro ad aria, vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile.