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Filtro ad aria auto-costruito

Uno degli accessori principali dei nostri acquari è il filtro. Ce ne sono di interni, esterni, a zainetto… di ogni dimensione e portata. Tra questi c’è anche il filtro ad aria.


Non sono molto diffusi, e spesso non vengono nemmeno considerati in fase di allestimento.
Eppure, oltre ad essere poco costosi e di una semplicità disarmante, hanno alcune caratteristiche che li rendono particolarmente interessanti, almeno per certi allestimenti.

Ecco alcuni modelli venduti da note aziende di acquaristica:

Marche di Filtri Aria

Sono tutti più o meno validi e con costi nell’ordine di qualche decina di euro, che variano a seconda del produttore e degli eventuali accessori forniti. 

La crisi però sta colpendo tutti, e i nostri salvadanai sono sempre più vuoti…

Per questo abbiamo deciso di proporre un articolo che ci insegni a realizzare, con pochi euro, uno di questi congegni.

Principio di Funzionamento

Prima di passare alla costruzione, vediamo brevemente il principio di funzionamento di un filtro ad aria.

Questo meccanismo si basa sull’effetto Venturi, lo stesso che talvolta sfruttiamo per disciogliere l’anidride carbonica.

Ecco uno schema:

Un aeratore collegato al filtro ad aria provoca una turbolenza che risucchia l’acqua dalle spugne e la fa fuoriuscire da un tubo in alto. Semplificando, le bolle d’aria che salgono lungo il tubo trascinano l’acqua, aspirandola attraverso le spugne.

Nel seguito cliccando sulle immagini potete allargarle alla massima dimensione per vederle meglio.

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