Conclusioni
Utilizzo spesso le foglie di catappa in acquario; soprattutto nelle vasche di quarantena, prima di introdurre nuovi pesci nell’acquario che li ospiterà.
Molte specie di pesci tollerano malamente il sale, ad esempio i ciclidi nani sudamericani del genere Apistogramma; in questi casi, l’uso della catappa rappresenta un ottimo metodo per prevenire infezioni batteriche delle mucose branchiali e della pelle, nonché le infestazioni da Gyrodactylus sp. e Dactylogyrus sp.
Nelle mie vasche di quarantena (da 20 e 40 litri) utilizzo 1 o 2 foglie di medie dimensioni (12-13 cm).
Non ho mai osservato sintomi di sofferenza (aumento della frequenza respiratoria e nuoto in superficie) che potessero, in qualche modo, essere associati alla catappa.
Il margine tra l’effetto terapeutico (positivo) e tossico (negativo) è compreso tra 2 e 5 mg/mL di estratto, cioè tra 8 e 20 foglie ogni 100 L.
Fino a 8 foglie in 100 litri possiamo stare tranquilli anche con pesci di piccole dimensioni (2,5 – 5 cm); per pesci più grandi è possibile arrivare a 10-12 foglie in 100 litri.
Questa differenza è sufficientemente ampia da consentire l’utilizzo delle foglie di catappa a fini terapeutici senza rischiare di intossicarli.
Aumentando le foglie, aumenta l’effetto di riduzione dei germi; ma aumenta anche il rischio di danni ai pesci.
Non mi resta che augurare… buona catappa a tutti!
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