Home Acquariologia generale Eutanasia – La dolce morte per i nostri pesci

Eutanasia – La dolce morte per i nostri pesci

Metodi per l’eutanasia

Le soluzioni che possiamo intraprendere per porre fine alla vita di un pesce sono molteplici: vanno dalla più «semplice» decapitazione alla più complessa somministrazione di farmaci come la tricaina metansolfonato (MS-222).

Di seguito vedremo le metodologie più comuni e una loro piccola spiegazione.

Metodi fisici

Commozione cerebrale: consiste in un colpo sulla testa del pesce; se è effettuata da personale competente, la morte è pressochè immediata.

Enervazione: su animali incoscienti o agonici, si attua infilando un ago tra gli occhi e spingendolo avanti e indietro per danneggiare il cervello e il midollo spinale.

Decapitazione più enervazione: è la metodologia forse più facile e applicabile da tutti. Con una lama affilata si incide subito dopo la testa dell’animale e, contemporaneamente, con un ago si perfora la testa (enervazione). L’enervazione è necessaria perché, negli animali che tollerano bene basse concentrazioni di CO2, la sola decapitazione non porta a una morte rapida.

Ipotermia: immersione del pesce in un contenitore con acqua gelida; la morte sopraggiunge in meno di 20 secondi.

Metodi chimici

La somministrazione di farmaci è prettamente di pertinenza medico veterinaria. Per tale motivo elencherò solo i principi attivi.

Tricaina metansolfonato (MS-222): questo farmaco agisce instaurando una depressione del sistema nervoso centrale.
Tricaina metansolfonato
Può essere usato sia in acque dolci che salate; deve essere addizionato a sostanze tampone per stabilizzare il pH a 7. È consigliato mantenere gli animali nella soluzione per almeno 10/15 minuti dopo la cessazione di ogni movimento per essere certi della loro morte.

Benzocaina: agisce come il prodotto precedente. È insolubile in acqua; deve essere disciolto in acetone prima di essere aggiunto all’acqua.

Olio di garofano: usato anche come anestetico naturale.

Viene usato sia per la sedazione sia per la soppressione. Prima di metterlo nell’acqua, deve essere diluito in alcol etilico in rapporto di 1:9 in favore dell’alcol. La soluzione letale è di 0,2 mL (200 mg) per 500 mL di acqua. Per avere la certezza assoluta del decesso, è consigliabile tenere il pesce nella soluzione preparata per almeno un minuto.

Etanolo: l’immersione in etanolo provoca una rapida depressione del sistema nervoso centrale.

Le concentrazioni da usare vanno da 10 a 30 mL di etanolo al 95% per litro d’acqua. A queste dosi provoca un’anestesia e una depressione respiratoria.

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