Approfondimenti
La filosofia del killofilo
Molte specie di killifish sono minacciate dalla scomparsa degli habitat: i cambiamenti climatici, con periodi di siccità sempre più prolungati, e la conversione di alcuni suoli per diversi usi antropici sono tra le cause principali.
Inoltre, in Africa, è in corso la lotta alla malaria: questi pesci sono introdotti nelle risaie per contrastare le zanzare, ma molte aree paludose vengono bonificate.
Per questo motivo, quando si parla di popolazioni locate, è imperativo che l’appassionato le mantenga in purezza, evitando di incrociare pesci anche della stessa specie, ma di provenienza diversa.
Con il tempo si è formata una rete internazionale di allevatori presso i quali è possibile procurarsi le uova; è relativamente facile spedirle per posta, data la modalità riproduttiva.
Alcune specie sono presenti nei listini dei grossisti ma, considerato il ciclo vitale molto breve, è difficile trovarle in commercio.
Le specie commercializzate più comuni sono Nothobranchius rachovii e Nothobranchius guentheri.
Il contributo di un pesciolino turchese alla scienza
Ricordo infine come i Nothobranchius siano molto preziosi per gli scienziati: la longevità ridotta, unita alla riproduzione copiosa e di facile ottenimento, ne fa un ottimo, se non il migliore, organismo modello per lo studio dell’invecchiamento nei vertebrati.
In particolare Nothobranchius furzeri, il «killifish turchese africano», ha già rivelato preziose informazioni che ci porteranno a comprendere meglio i segreti del cervello, compreso lo sviluppo di malattie neurogenerative.
Anche la ricerca contro il cancro si avvale di studi condotti su questi animali.
Fonti
Le informazioni qui riportate sono frutto dell’esperienza di diversi allevatori, italiani e non, che ringrazio per averle condivise.
Le foto e i video in questo articolo, laddove non sia specificato l’autore, sono reperibili in rete sotto licenza Creative Commons.
Ricordo che, per eventuali chiarimenti e approfondimenti, l’iscrizione al forum è libera e gratuita.
Ringrazio Robi.c per la collaborazione e le foto.