Appendice: nitrato di potassio
(Aggiornamento del 2 luglio 2014)
Chiacchierando di PMDD sul nostro forum, talvolta emergono dubbi sull’introduzione del potassio in forma di nitrato.
Sembra che in rete circolino voci contro tale scelta, che farebbe aumentare il valore NO3– visualizzato dai test.
In alcuni casi, è stato addirittura accusato di essere causa di alghe.
Tali personaggi hanno gioco facile, visto che il composto in questione si chiama nitrato di potassio.
Con quel nome, è senz’altro poco intuitivo capire… che i nitrati diminuiscono!
Dopo parecchie spiegazioni in diversi topic del forum, un bel giorno ho deciso di ricorrere ad un disegno schematico.
In seguito, un utente mi ha chiesto di riportarlo qui, aggiungendo questa appendice.
Nel ringraziarlo per la gentile richiesta, cerco di esaudirla spiegando il fenomeno graficamente.
Richiesta di azoto e potassio
In un ecosistema di qualunque dimensione, dal piccolo acquario all’intera Amazzonia, le piante assorbono azoto e potassio nel rapporto di 3:2, in favore dell’azoto.
Visto che sono piante comunissime, nei negozi di acquaristica, può capitare che la colonna verde sia un tantino più alta.
Tuttavia, non sono queste piccole differenze che modificano la situazione generale.
Composizione del nitrato di potassio
La formula bruta del potassio nitrato è: KNO3.
Abbiamo quindi un atomo di potassio, uno di azoto e 3 di ossigeno.
Consultando una qualunque Tavola Periodica, dove solitamente ci sono i pesi atomici, basta una semplice divisione per capire le proporzioni tra i diversi elementi.
In 100 mg di composto, ne troveremo 13 di azoto e 39 di potassio.
L’altra metà è fatta di ossigeno, che la pianta espelle come prodotto di scarto.
In sostanza, stiamo fornendo azoto e potassio in proporzione di 1:3, e questa volta in favore del potassio.
Conclusioni
La situazione è quindi schematizzabile con questo grafico conclusivo…
…dove appare evidente il grande vuoto nella colonna dell’azoto.
Quella carenza, normalmente, si rivela positiva per i nostri acquari.
Come abbiamo già visto nell’articolo, l’azoto si forma spontaneamente nei normali cicli biologici, legati alla decomposizione di sostanze organiche.
Capita spesso che ce ne sia anche troppo…
Quello spazio vuoto, nella colonna di sinistra, viene pertanto colmato dai nitrati già presenti, che vengono assorbiti dalla pianta per… come dire?… per “pareggiare i conti” con il potassio.
In sostanza, la somministrazione di nitrato di potassio aumenta il valore NO3– soltanto nell’immediato.
In seguito il valore dei nitrati tende addirittura a ridursi… e di parecchio, visto che l’azoto introdotto è insufficiente di oltre 4 volte!
Prima di chiudere, segnalo che parecchi utilizzatori del PMDD si sono trovati in difficoltà per il problema opposto: nitrati a zero.
Cito anche un paio di esempi: uno sono io, un altro è colui che ha richiesto questa appendice; approfitto per ringraziarlo di nuovo.