Recupero del ballast da una CFL
Mettiamoci all’opera!
Guardiamo lo schema elettrico del collegamento del tubo alla rete elettrica con il ballast elettronico.
Descrive esattamente quello che realizzeremo:
una parte elettronica confinata all’interno della scatola di derivazione munita di interruttore.p
Procederemo per gradi, spiegando ogni passaggio.
La prima cosa da fare è preparare il ballast elettronico per il tubo fluorescente.
Attenzione!
Lo Staff di Acquariofilia Facile ricorda ai lettori che la corrente elettrica, storicamente, ha sempre prodotto un alto numero di incidenti domestici, talvolta drammatici.
Le normative vigenti sono abbastanza ridondanti, in materia di sicurezza, tuttavia è sempre possibile che i nostri articoli vengano messi in atto da persone con scarsa competenza tecnica, oppure in abitazioni con impianti elettrici obsoleti, difettosi o illegali.
Lo Staff e gli autori degli articoli declinano, pertanto, ogni responsabilità su qualsiasi problema derivante dalla loro attuazione, in tutte le proposte di lavoro che riguardano componenti elettrici.
Mi sono procurato (in un discount qualunque) una CFL da 30 W ed un banalissimo tubo a neon da 24 W in un negozio di illuminotecnica.
Prima di tutto, ci assicureremo che la CFL funzioni.
Dopodiché la apriremo con un cacciavite, in modo da dividere la lampada in due metà.
Appena la lampada avrà ceduto e si sarà aperta, dovremo fare molta attenzione al circuito elettrico che si trova all’interno.
Vi troveremo sei fili da scollegare: quattro all’attacco del tubo fluorescente (due da un capo e due dall’altro), e altri due che si attaccano dalla parte opposta dov’è l’attacco della CFL al portalampada.
Attenzione!
È necessario ricordarsi quali cavi vanno e dove, altrimenti rischiamo di far danni! Un disegnino ci aiuterà a ricordare.
Dopo aver segnato i fili, li scollegheremo lasciandoli attaccati al ballast e il più lunghi possibile.
Dovremmo ottenere qualcosa del genere:
Nel caso in cui avessimo tagliato troppo corti i collegamenti originali, procederemo con una saldatura a stagno di un filo per pin, in modo da sostituirli.
Con dei mammut collegheremo i fili nel modo seguente:
Come vediamo nell’immagine seguente, ho saldato due piattine sui pin.
Sono riuscito a non tagliare troppo corti sia il filo rosso sia quello nero originali, responsabili dell’alimentazione in entrata.
Sul filo nero è stata fissata una resistenza chiusa nella guaina: se l’avessi tagliata il circuito non avrebbe più funzionato.
Non sempre la resistenza è fissata in questo modo; facciamo quindi attenzione a come e dove tagliamo i fili.