Troppopieno
Con un sistema di tubazioni possiamo anche realizzare un «troppopieno», ossia un dispositivo mantiene costante il livello dell’acqua in acquario. Non serve a compensare le perdite dovute all’evaporazione. Si usa nell’acquario marino, per inviare alla sump; oppure come sicurezza nei sistemi di rabbocco automatico. Questo sistema non utilizza componenti elettroniche ma, semplicemente, un pò di fisica. Possiamo classificare i sistemi di troppopieno in quattro categorie come indicato nel seguente schema:
Troppopieno a stramazzo
Questo troppopieno può essere di due tipi: con camera esterna o con camera interna.
Stramazzo con camera esterna
L’acqua deborda dall’acquario e viene raccolta in una «camera» esterna per poi essere scaricata. La camera esterna può essere lunga quanto l’intera vasca, oppure più corta. Le seguenti immagini valgono più di mille parole.
Stramazzo con camera interna
Troppopieno a stramazzo in una camera interna all’acquario; in questa è posizionato un tubo verticale che attraversa il fondo dell’acquario o la parete laterale.
In pratica, si realizza un setto in vetro o plexiglas dal quale fare debordare l’acqua. All’interno di questo vano si trova un tubo verticale che esce dal fondo o dalla parete laterale della vasca.
Le realizzazioni indicate con a) e d) presentano il grosso rischio – se eseguite artigianalmente senza adeguata esperienza – di pregiudicare la tenuta dell’acquario. Le realizzazioni indicate con b) e c) sono più sicure.
Troppopieno laterale
Il troppopieno può essere realizzato anche ricorrendo a un tubo che esce lateralmente dall’acquario e che potrebbe prelevare l’acqua dal fondo, dal mezzo o dalla superficie.
In questo caso ci aiuta il principio dei vasi comunicanti, per il quale il livello dell’acqua nel tubo sale fino al livello dell’acqua nell’acquario e l’acqua viene scaricata.
Troppopieno a sifone
Questo sistema evita di bucare l’acquario e si presta benissimo alla realizzazione fai-da-te. Come dice il titolo di questo paragrafo, il principio fisico su cui si basa il suo funzionamento è quello del sifone. È di fondamentale importanza che nel sifone non entri aria, perché altrimenti il sistema non funziona. Partiamo dalla realizzazione più semplice.
Possiamo facilmente realizzare un troppopieno a sifone utilizzando dei tubi in PVC con raccordi ad incollare. In base alla portata che vogliamo scaricare possiamo impiegare tubi di vario diametro.
Questo sistema presenta i seguenti inconvenienti:
- si intasa con detriti o foglie;
- c’è il rischio che qualche pesce di piccole dimensioni venga aspirato;
- la portata scaricata può essere insufficiente.
Per incrementare la portata basta ricorrere «super sucking siphon»; è sufficiente digitare con Google super sucking siphon (ricordatevi di scrivere anche la parola siphon!). In pratica, il punto di aspirazione del sifone non è più a pelo libero ma è immerso a una profondità che favorisce l’incremento della portata.
Troppopieno ibrido
Per ultimo, eccovi un sistema ibrido, cioè prevede sifone e stramazzo contemporaneamente senza bucare l’acquario; in inglese è denominato anche «hang on overflow box». Di questo troppopieno esistono versioni commerciali come, ad esempio, quello della Tunze, Eshopps, o Aqueon. Questo tipo di troppopieno trova applicazione soprattutto nell’acquario marino: viene impiegato per inviare l’acqua alla sump. Nulla vieta il suo utilizzo per l’acquario d’acqua dolce (ma forse è uno spreco).
Il principio di funzionamento è abbastanza banale:
- l’acqua deborda in una camera posta all’interno dell’acquario;
- un tubo a U rovesciato (sifone) trasferisce l’acqua dalla camera all’interno dell’acquario a una camera esterna alla vasca;
- dalla camera esterna l’acqua viene scaricata verso la sump o verso il punto di scarico (se usiamo il troppopieno come sicurezza).
Per il suo funzionamento è di fondamentale importanza che nel sifone non entri aria. Le realizzazioni più complete prevedono un tubo di aspirazione da utilizzarsi per adescare il sifone.