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Il Manado in acquario: questo sconosciuto

Il Manado JBL è uno dei fondi più utilizzati in acquariofilia. Tuttavia non sono chiari gli effetti che ha in acquario: rilascia elementi? Modifica le durezze? Qui troverete la risposta a tutte le vostre domande sul Manado.


Cercando in rete informazioni sul JBL Manado, si trovano frequentemente discussioni come questa:

– Il Manado? È un fondo fertile, fa aumentare i valori…

– Macché… Ma l’hai visto? Non ti ricorda l’Akadama? È un fondo allofano… Manado è solo il nome commerciale della JBL!

– Allofano, sì!… Ma già saturato, mica abbassa le durezze, anzi…

– Veramente a me non le fa nemmeno alzare, io dico che è inerte…

Il Manado, prodotto dall’azienda tedesca JBL, è sicuramente uno dei fondi per acquari più discussi nei forum. In questo articolo cercheremo di conoscerlo meglio, soprattutto di capire in che modo influenza il nostro piccolo ecosistema sommerso.

Cominciamo col dire che il Manado non è altro che “argilla naturale cotta“, come il Team di Ricerca JBL ha risposto ad alcuni nostri utenti.
È molto probabile che sia simile all’argilla espansa usata nel florovivaismo, chiaramente prodotta con un diametro idoneo all’uso in acquario e con densità tale da non galleggiare.

L’argilla espansa ha coefficiente di scambio cationico (CSC) nullo e la JBL conferma che anche il Manado condivide questa caratteristica.
Il Team Ricerca, in proposito, scrive:

Manado non scambia cationi.
Manado – se non è stato accuratamente lavato in acqua calda – rilascerà inizialmente calcio nell’acqua. Libera anche oligoelementi.

Se non scambia cationi, non è allofano.

Pur rilasciando elementi nell’acqua, non è nemmeno un fondo fertilizzato. Semplicemente, in quanto argilla, disperde alcuni elementi che la compongono: calcio e oligoelementi tra cui il ferro, seppur in quantità ridotta e in modo non bilanciato.

È un ottimo drenante, che permette di fertilizzare solo in colonna: i nutrienti raggiungono comunque le radici. Infatti la dimensione e il peso dei grani fanno si che l’acqua circoli nel fondo lambendo le radici.

JBL Manado

Il Manado alza il GH?

Molti di coloro che usano questo fondo, nei primi mesi, hanno osservato e segnalato un innalzamento del GH.
Il KH, invece, rimane costante.

Alcuni utenti di AF, abituati ad interrogarsi su quello che accade in vasca, hanno applicato una regoletta empirica che hanno imparato sul forum, la regoletta della differenza tra KH e GH.

Cosa dice questa regoletta?

Nei nostri acquedotti il calcio è quasi sempre presente come carbonato, che incide in egual misura sia sul GH che sul KH.

Il magnesio, invece, forma quasi sempre sali che alterano il GH, ma non influiscono sul KH.

Di conseguenza, se nel nostro acquario il GH è significativamente maggiore del KH, probabilmente abbiamo abbastanza magnesio. Al contrario, se le due durezze hanno valori simili, spesso il magnesio è scarso o addirittura assente.

È una regola empirica, non infallibile, ma comunque molto utile per rilevare le carenze di questo elemento.

Calcio e Magnesio

Molti di coloro che usano il Manado, conoscendo questa regola, hanno fatto due più due:
– Questo fondo alza il GH e non il KH, quindi deve rilasciare magnesio!… Ne avrò in abbondanza, non serve inserirlo.

Ad un certo punto, però, alcuni hanno visto il proprio acquario andare in crisi.
Le piante si bloccavano, mostrando sintomi tipici della carenza di magnesio. Possibile?
Sicuramente!… Infatti, dopo averlo introdotto, le piante ripartivano.

In questi casi la «regoletta della differenza tra GH e KH» non ha funzionato. Significa che è sbagliata?
No!… Semplicemente riguarda l’acqua di rubinetto, ovvero le sorgenti naturali alle quali si approvvigionano gli acquedotti italiani.
Non si applica agli acquari allestiti con Manado.

Quella regola si basa sui sali più comuni nei nostri acquedotti.
Il carbonato non è l’unico sale che il calcio può formare, ma solo il più diffuso in natura; ne esistono altri che modificano solamente la durezza generale (GH).

La “regoletta” non ne tiene conto, perché in natura sono trascurabili, ma sono proprio quelli rilasciati dal Manado.
Non dimentichiamo che si tratta di un prodotto industriale, quindi artificiale… Ecco perché modifca solo il GH pur rilasciando calcio.

Troviamo una conferma della nostra conclusione sul sito della JBL, tra le FAQ.

Ne proponiamo la traduzione:

Posso aggiungere il JBL Manado (substrato) ad un acquario, in un secondo momento?

Aggiungere il JBL Manado dopo l’allestimento non è un problema. Ma raccomandiamo di risciacquare molto accuratamente il JBL Manado in acqua tiepida prima di farlo. Senza quest’accorgimento, le variazioni naturali presenti nelle materie prime potrebbero portare ad un rilascio di calcio nell’acqua. Tuttavia questo effetto è temporaneo e può essere evitato con un accurato lavaggio in acqua tiepida.

Il Manado va lavato?

Il produttore, nella FAQ che abbiamo appena letto, consiglia di lavare il prodotto prima di utilizzarlo per due ragioni.

Innanzitutto, come abbiamo visto, un risciacquo accurato dovrebbe limitare il rilascio di calcio nell’acquario.

Dalle nostre esperienze, tuttavia, sembra che questa pratica non sia sempre efficace: molti hanno notato comunque un notevole incremento del GH; altri invece, pur inserendolo direttamente, non hanno riscontrato alcuna variazione dei valori.

Molto probabilmente, il fattore che incide maggiormente sul rilascio è il pH: un ambiente acido favorisce la dissoluzione di molti sali.
In altri termini, se il pH è basso, è piu probabile che il fondo liberi elementi.

Nel caso si abbia un aumento eccessivo del GH, suggeriamo di effettuare più cambi d’acqua anche sostanziosi, come consiglia anche la JBL in un’altra FAQ:

Ecco la traduzione:

Perché il GH (durezza generale) aumenta dopo aver aggiunto il JBL Manado?

Se la durezza generale rimane alta anche in seguito a numerosi cambi d’acqua, probabilmente il JBL Manado non è stato pulito a sufficienza. Provare ad effettuare un cambio giornaliero del 70% circa per 4-5 giorni. Il processo di pulizia dovrebbe quindi completarsi.

Dopo alcuni importanti cambi d’acqua il Manado smette di rilasciare calcio e la durezza generale si assesta sui livelli desiderati.

Il secondo motivo per cui il produttore consiglia di lavare il Manado è che il prodotto è molto polveroso. L’impatto col getto d’acqua può rendere l’acquario piuttosto torbido. Lavandolo si evita questo inconveniente.

Acquariofili alle prese con il lavaggio del Manado

C’è tuttavia un’ottima ragione per non farlo: quella polvere è utilissima per risolvere un problema ben più importante.

Visto che il Manado è molto leggero, nella piantumazione può verificarsi un inconveniente di tipo meccanico: se non c’è uno strato compatto al quale le radici possano aggrapparsi, ci si può ritrovare con la pianta a galla anche dopo un mese.
Per impedirlo, occorrerebbe un tappeto di Manado alto 8-10 cm… esattamente ciò che consiglia la JBL, insieme al lavaggio.

La polvere permette di ridurre notevolmente lo spessore del fondo, infatti crea quello strato compatto che permette alle radici di trattenere le piante a fondo.

Per evitare che l’acqua diventi torbida al momento del riempimento dell’acquario, vi suggeriamo un trucchetto.
Dopo aver steso il Manado è sufficiente ricoprirlo con un sacco della spazzatura, eventualmente trattenuto agli angoli da quattro sassi o da altri pesi.
Dopo aver versato l’acqua, è sufficiente rimuovere i quattro pesi, lasciando che il sacco torni a galla da solo.

In ogni caso, iI filtro elimina la sospensione nel giro di poche ore; l’unico inconveniente è che intasa le spugne e rende necessario sciacquarle.
Nel caso non abbiate il filtro è sufficiente aspettare qualche ora e la polvere si depositerà da sola sul fondo.

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo conosciuto meglio uno tra i fondi più diffusi; inoltre, abbiamo scoperto quali sono i suoi effetti sull’acquario.

Abbiamo visto che la «regoletta della differenza tra GH e KH» è ottima per avere conferma di una carenza di magnesio; ma non deve essere applicata in modo meccanico.
Solo con l’osservazione e il ragionamento, possiamo capire cosa succede nei nostri acquari, regole e tabelle sono utili solo come ulteriore conferma delle idee che ci siamo fatti.

L’autore di questo articolo ha solo compiuto un lavoro redazionale; quanto avete letto è frutto del lavoro degli utenti e dello staff di Acquariofilia Facile.
Questo articolo non sarebbe mai nato senza il loro apporto: discussioni sul forum, richieste di chiarimenti all’azienza produttrice, testimonianze ed esperienze personali.
Ringrazio quindi tutti coloro che vi hanno contribuito; infine invito i lettori che hanno avuto la pazienza di seguirci ad iscriversi gratuitamente al forum, per discutere di eventuali approfondimenti.

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