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Guppy (Poecilia reticulata): la riproduzione

Ecco un articolo dedicato interamente alla riproduzione dei Guppy (Poecilia reticulata). Dite che per la riproduzione dei Guppy non serve alcun articolo? Beh, prima date un’occhiata…


Come tutti sanno, il Guppy (Poecilia reticulata) è forse il pesce più prolifico dei nostri acquari; non è un caso che venga definito “Pesce Milione”.
Spesso, i neo-acquariofili cominciano proprio con questa specie, non solo per la sua adattabilità alle nostre acque, ma anche per la facilità con la quale si riproduce.

Guppy Poecilia reticulata maschio
Esemplare maschio di Poecila reticulata

In realtà, non tutti si rendono conto che questo può diventare un problema.
Se l’acquario non ospita nemici naturali, con i Guppy è piuttosto facile arrivare al sovraffollamento, qualunque sia la capienza dell’acquario.
Dobbiamo aggiungere che spesso vengono consigliati per vasche da 40-50 litri, sia per le modeste dimensioni, sia per la scarsa esigenza di nuoto.

Poecilia reticulata (esemplare femmina)

Combinando le due cose, capita spesso di impiegare appena un paio di mesi, per arrivare ad un acquario gravemente sovraccarico.
L’unica soluzione è pensarci prima, chiedendo al negoziante se è disponibile a ritirare i pesci in esubero.

Il gonopodio

Prima di trattare la riproduzione dei Guppy, argomento principale di questo articolo, è indispensabile spendere due parole sul gonopodio, un particolare organo esterno dell’apparato genitale maschile.

Cominciamo dal fatto che i Poecilidi sono pesci ovovivipari.
A differenza dei pesci ovipari, le uova restano nel ventre materno fino alla schiusa; vengono poi partoriti dei piccoli già formati e autosufficienti.

Nei pesci ovipari (Ciclidi, Anabantidi, Caracidi, ecc.) la riproduzione avviene con il rilascio delle uova da parte della femmina, poi si ha la fecondazione all’esterno, ad opera del maschio.
Nelle specie ovovivipare, invece, la riproduzione avviene quasi come nei mammiferi: le uova vengono fecondate quando sono ancora all’interno del corpo della madre.

Per questo motivo, il maschio è provvisto del “gonopodio”, un organo riproduttivo derivato dalla mutazione della pinna anale.

Questa sorta di appendice tubolare viene introdotta nell’apertura urogenitale della femmina; in questo modo, il maschio introduce sperma fecondando le uova.

In virtù delle apparenti affinità, il gonopodio viene spesso considerato alla stregua di un pene, come se parlassimo di mammiferi… ma è sbagliato!
In realtà ci sono parecchie differenze, che ad un analisi accurata si rivelano più numerose delle somiglianze:

Gonopodio – dettaglio ingrandito
  • il gonopodio ha una forma appuntita…
  • è provvisto di microscopici artigli che permettono una presa sicura…
  • ha una funzione unicamente riproduttiva…
  • …e non dimentichiamo che deriva dalla mutazione di una pinna.

Dall’ultimo punto, possiamo capire che la sua consistenza è sempre la stessa, in qualunque momento.
Pertanto, quella che potrebbe assomigliare ad un’erezione, agli occhi di un osservatore, è semplicemente il movimento del gonopodio per orientarsi verso la femmina.


Il pesce dispone infatti di un piccolo sistema muscolare, che gli consente di ruotarlo piuttosto velocemente, in qualunque direzione.

Dimorfismo e corteggiamento

Le differenze tra  maschio e femmina, nei Guppy, sono evidentissime.
Il maschio è decisamente più colorato, le sue pinne sono molto più appariscenti ed è difficile trovarne due uguali, nelle vasche dei negozianti.

Osservando l’immagine qui sotto, ci si rende conto anche delle dimensioni.

Femmina a sinistra – Maschio a destra

Certi maschi hanno un tale pinnaggio che potrebbero ingannare il colpo d’occhio; sembrano avere quasi le dimensioni della femmina, alla prima impressione.
Con un esame più attento, ci si accorge che è tutta apparenza. La femmina, negli esemplari adulti, è oltre due volte più grande.

In tanti anni di acquariofilia commerciale, l’aspetto spettacolare del maschio ha concentrato su di lui le attenzioni degli allevatori.
Le femmine sono infatti meno richieste, sul mercato, e di solito vengono acquistate solo a fini riproduttivi.
Per questo motivo, appaiono decisamente più simili tra loro, e soprattutto più somiglianti agli esemplari naturali.

I maschi, invece, dopo decenni di selezioni, si sono allontanati moltissimo dai cugini selvatici, il cui aspetto sarebbe ben diverso…

Maschio selvatico di Guppy

…sicuramente meno appariscente.
Ma non è solo il suo aspetto che attrae la nostra attenzione

Non tutti apprezzano questo splendido pesce per i suoi comportamenti, che in fase riproduttiva sono un vero spettacolo della Natura.

La fase di corteggiamento inizia dal maschio, che si presenta davanti alla femmina in una vera e propria danza.
Mostra il gonopodio, muovendolo in modo evidente, poi inizia a fare scatti laterali, quasi avesse delle convulsioni.

Il movimento della coda è ipnotizzante, in questa fase.
Difficilmente la femmina cede al primo tentativo; appena si convince, il maschio si posiziona sotto di lei con uno scatto, introducendo il gonopodio per qualche secondo e fecondando le uova.

Generalmente, l’insistenza del maschio può essere molto stressante per la femmina.
Per questo motivo, si consiglia sempre di introdurre almeno due femmine per ogni maschio.
Qualcuno, con buone ragioni, dice di arrivare anche a tre.

La gestazione

Lo stato di gravidanza appare molto evidente, nella femmina…

…dal visibile rigonfiamento del ventre.

La gestazione dura 20-25 giorni, poi la madre espelle dai 10 ai 30 avannotti, che come abbiamo già visto sono già formati e autosufficienti.

Quando introduciamo delle femmine, può capitare che dopo qualche giorno troviamo degli avannotti in acquario. Eppure, nella vasca del negozio erano isolate dai maschi… Com’è possibile?…
In questa specie, la femmina può conservare lo sperma del maschio fino a tre gravidanze; appare chiaro come questo sia uno dei motivi principali, per la loro prolificità.

Quando una femmina è prossima al parto possiamo accorgercene da 4 “segnali”:

  1. La macchia gravidica diventa più grande e scura del normale.
  2. Vicino alla pinna anale si nota una piccola protuberanza: è un avannotto pronto ad uscire.
  3. Ha poco appetito.
  4. Si rifugia in luoghi piantumati e nascosti, per starsene tranquilla.

In seguito, ci si accorge di questo risultato:

Gli avannotti

Come già detto, i piccoli sono autosufficienti; iniziano a nutrirsi dopo aver assorbito il sacco vitellino (dopo un paio di giorni).

Vanno alimentati con mangimi secchi finemente tritati, con naupli di Artemia, ma ancor meglio con le “anguillole dell’aceto”, perchè hanno la caratteristica di rimanere a galla.

Avannotti di Guppy dopo pochi giorni

Approfittiamo per ricordare che in natura si alimentano in superficie, principalmente con uova e larve di insetti. Per questo hanno la bocca rivolta verso l’alto.
Se correttamente alimentati, i piccoli Guppy raggiungono la maturità sessuale in 4 o 5 mesi, mentre in 6-7 arrivano alle dimensioni definitive, da esemplari adulti.

Concludiamo ringraziando gli autori delle immagini, per averle rilasciate sotto licenza Creative Commons.

Vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile per qualsiasi dubbio o anche solo per mostrarci le foto dei vostri guppy.

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