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Gambusia nicaraguensis

La Gambusia nicaraguensis è un ciprinodonte di piccole dimensioni, diffuso praticamente in tutto il mondo dati i tentativi di utilizzarlo nelle lotta biologica alle zanzare del genere Anopheles.


Il nome comune con cui questa specie è nota è quello di “Gambusia” o “Pesce zanzara”; in Costa Rica è nota anche con il nome di «Olomina».

Gambusia affinis
Gambusia affinis (foto da Wikipedia)

Distribuzione e classificazione

La specie G. nicaraguensis viene classificata nella famiglia Poeciclidae, ordine dei Cyprinodontiformi; sotto questo genere ricadono varie altre specie di gambusia, tra cui le G. affinis (le cui foto troverete anche in questo articolo), con cui condivide vari tratti fisici.

Risulta essere originaria dell’America Centrale, in particolare del Nicaragua; all’inizio era ritrovabile in laghi come il Cocibolca o Xolotlan, sebbene come detto sopra ad oggi sia diffusa praticamente in tutto il mondo.

veduta del lago Xolotlan

Biotopo

Normalmente vive in laghi, stagni di grosse dimensioni, pantani o in acque salmastre in aree con media corrente; forma numerosi gruppi di circa 100 individui tra maschi e femmine.

esempio di habitat tipico

Questi banchi nuotano vicino alle rive del corpo idrico che li ospita, poichè a maggior profondità rischiano di essere predate da pesci di maggiori dimensioni; il fatto di nuotare vicino alla superficie consente loro di controllare il proprio territorio e, al minimo movimento, sparire sotto acqua per mettersi in salvo.

I tipici compagni di habitat sono caracidi, ciclidi ed altri pesci vivipari come Xiphophorus maculatus, Carlhubbsia kidderi, Phallichthys fairweatheri o Belonesox belizanus.

Morfologia

Le femmine possono arrivare a misurare approssimativamente circa 5 cm mentre i maschi si aggirano intorno ai 3 cm.

Il corpo si presenta affusolato, con peduncolo caudale alto e coda arrotondata; la bocca è posizionata frontalmente ma leggermente tendente verso l’alto.

In genere questi pesci presentano un corpo grigiastro-trasparente con la coda dello stesso colore ma più scura, sebbene in alcuni esemplari si possano intravedere dei toni tendenti all’arancione.

La forma di questo pesce è molto simile a quella dei Guppy ma i maschi non presentano la medesima coloratissima pinna: la caudale di questi pesci è piccola e senza colori particolarmente attrattivi. La pinna anale nei maschi si è modificata in un gonopodio, che altro non è se non un organo sessuale.

La femmina è generalmente di maggiori dimensioni e presenta un colore ancora più sbiadito.

Spesso è presente una macchia triangolare scura ben marcata ad ogni lato della testa e talvolta è possibile vedere alcune righe verticali scure che vanno dagli occhi fino alle branchie.

Si aggiungono poi numerosi puntini neri sulle pinne, sebbene non tutti gli esemplari ne siano dotati: la pinna caudale può mostrare 6-7 punti neri disposti verticalmente nel centro e possono esserci punti simili nella pinna dorsale. La pinna anale è invece generalmente spolverata di puntini neri molto fini.

Dimorfismo sessuale

Un quesito che affligge spesso gli acquariofili è: il mio esemplare è maschio o femmina?

Nelle gambusia il principale carattere che distingue i maschi delle femmine è la modificazione dei raggi della pinna anale, che formano il gonopodio.

Il maschio è poi di minori dimensioni, con una forma più sottile e più snella; al contrario la femmina è più grande, con una forma del ventre arrotondata.

maschio di Gambusia (foto di Alan G.)
Gambusia affinis femmina (da Wikipedia)

 

 

 

 

Condizioni di allevamento

Questi pesci sono molto adattabili, per cui possono sopravvivere anche in acqua fredda, ma la condizione ideale sarebbe mantenerli tra 25-27 ºC.

Il pH dovrebbe attestarsi tra 7.0 e 8.2 mentre il valore di GH si dovrebbe posizionare tra 10ºd e 20ºd. Da notare comunque che questa specie non è particolarmente delicata, dato che alcune popolazioni di questi pesci vivono addirittura in acque salmastre e vari esemplari sono stati catturati in acque inquinate di olio.

E’ un pesce molto attivo e vivace, che preferibilmente si posiziona nella parte medio-alta della colonna d’acqua.

Essendo animali gregari, la cosa migliore è avere un acquario di almeno 60 litri per inserirne un bel gruppo; tenete conto in ogni caso che come specie non è così facilmente reperibile in commercio.

Questi animali prediligono gli acquari molto piantumati per potersi facilmente nascondere, sebbene le piante scelte debbano essere abbastanza coriacee perché sono pesci molto ingordi e tendono a mangiare quasi tutto; potreste per esempio provare a inserire delle Anubias.

Sebbene non sia una specie eccessivamente aggressiva non si consiglia di inserirla in acquari comunitari, in particolare se abitati da specie con pinne e colori vistosi; tra  esemplari della stessa specie invece normalmente non ci sono grossi problemi.

Alimentazione

Questi pesciolini sono onnivori, nel loro habitat naturale normalmente mangiano zanzare ed ogni tipo di piccoli invertebrati acquatici.

Possono essere somministrati loro anche alimenti commerciali come scaglie o granuli che mostrano di gradire, benché sia sempre consigliabile alternarli con qualche alimento vivo (esempio larve di zanzara) e qualche alimento vegetale.

Con una corretta alimentazione e un buon allestimento la speranza di vita media è di 2-3 anni.

Riproduzione

La Gambusia è molto facile da riprodurre in acquario; in genere l’accoppiamento avviene più o meno con qualsiasi temperatura, sebbene un valore più alto sia di maggior stimolo.

Affinché le femmine non siano stressate dall’incessante attività sessuale dei maschi è bene avere un rapporto di 1 maschio ogni 2-3 femmine.

La gestazione normalmente dura 3 settimane, anche se essendo dipendente dalla temperatura può variare di uno o due giorni; durante questo periodo le femmine si presentano molto gonfie a livello addominale, sviluppando anche una macchia nera sopra la pinna anale, segno che sono gravide.

Normalmente per ogni gestazione nascono tra i 10 e i 50 avannotti, ma si sono verificati casi in cui una femmina ne ha partoriti anche 70; i piccoli hanno una dimensione approssimativamente pari a 5 mm.

I piccoli possono essere alimentati senza problemi con mangime secco in polvere oltre che con microworms e naupli di artemia. È raccomandabile mantenere una abbondante vegetazione nell’acquario, preferibilmente galleggiante, in modo che funga da riparo agli avannotti, dato che i genitori stessi tendono a predare la prole.

Per concludere il nostro discorso, sottolineiamo il fatto che la Gambusia è diventata col tempo una specie invasiva, che ha causato vari danni alle popolazioni autoctone dei bacini in cui è stata inserita, grazie alla sua adattabilità e prolificità. Vi raccomandiamo quindi di non liberare eventuali esemplari “in eccesso” nei corsi idrici, ma di trovare qualcuno interessato ad inserirli nel proprio acquario.

In caso contrario potrete optare per il loro inserimento in un pond o laghetto privato

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