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Differenziare gli Endler dai Guppy

Endler puri… o no?

La variabilità che caratterizza l’aspetto estetico di questi pesci non fa altro che aumentare la confusione e distinguere gli Endler dai Guppy è spesso un azzardo.

Incroci endler
Da: Some comments on Endler’s Livebearer, John A. Endler, modificato

Tuttavia, tra gli esperti circolano dei trucchi per capire se la genetica dell’Endler è fortemente influenzata dal Guppy.

Nessun indicatore, in realtà, ci dirà con sicurezza se il pesce che abbiamo davanti è un Endler, un Guppy o un ibrido, proprio a causa della grande varietà fenotipica e della frequente ibridazione.

Alcuni di questi indicatori, però, sono considerati più affidabili di altri:

  • Dimensioni: l’Endler non supera i 2,5 cm, mentre il Guppy può arrivare a 3-4 cm; inoltre il P. wingei tende ad avere una coda molto più appuntita e un corpo più fusiforme rispetto ai Guppy;
  • Peduncolo (la parte terminale del corpo, dietro l’addome): negli ibridi, come nei Guppy, è spesso e/o tozzo, sia nei maschi che nelle femmine;
  • Colori e dimensioni delle pinne: la dorsale e/o le caudali lunghe o particolarmente policromatiche sono sinonimi di forte compromissione del DNA del Poecilia wingei. Il colore bianco è presente negli Endler puri, ma è comunque un forte indicatore di compromissione.

Proviamo ad applicare questi indicatori alle fotografie seguenti.

Endler ibrido 1 (fonte: http://endlerpoeciliawingei.blogspot.com). Il corpo, evidentemente tozzo e corto, è tipico degli ibridi.
Endler ibrido 2 (fonte: http://endlerpoeciliawingei.blogspot.com). In questo caso la forma del corpo potrebbe farci propendere per un Endler puro; tuttavia la pinna dorsale bianca non conferma questa ipotesi.
Endler ibrido 3 (fonte: http://endlerpoeciliawingei.blogspot.com). Anche in questo caso la forma del corpo indica che ci troviamo di fronte ad un individuo ibrido; questa ipotesi è confermata dalla spada ventrale più lunga di quella dorsale.
Endler ibrido 4 con dorsale e caudale policromatiche (fonte: http://endlerpoeciliawingei.blogspot.com). La pinna dorsale policromatica, così come la spada ventrale policromatica anch’essa e più lunga di quella dorsale ci fanno porpendere per definire questo pesce un ibrido.

Non è così semplice, vero?

Ora proviamo con degli ibridi spontanei:

Endler Cumana 2016, Laguna di Los Patos (fonte: Philderodez)
Endler Cumana 2016, Laguna di Los Patos (fonte: Philderodez)
Poecilia sp. San José (fonte: Philderodez)

Distinguere gli Endler dagli ibridi è davvero un’impresa improba.

Consideriamo che la differenziazione, talvolta, non è chiara nemmenoper i biologi: nonostante il P. wingei sia considerata una specie distinta, diversi studi genetici mostrano una sua chiara correlazione con il cugino Guppy. A questo punto, per distinguere le due specie, si valutano anche eventuali differenze comportamentali.

Le cose si complicano ulteriormente per uno strano fenomeno: i Guppy, in zone con molti predatori, tendono ad avere colorazioni e forme del corpo simili agli Endler!
E se… gli Endler non fossero altro che Guppy sviluppatisi in zone di forte predazione?

Il P. wingei potrebbe anche essere una variante geograficamente isolata del P. reticulata, sviluppata in acque basse e altamente ricche di alghe.
Tale ipotesi è supportata dal ritrovamento di una popolazione di Poecilidi in una piccola laguna  ricca di alghe a sud di Trinitad. Questi pesci presentavano una colorazione simile a quella degli Endler; tuttavia, accoppiamenti in laboratorio hanno dimostrato che la progenie appariva sempre più come dei normali Guppy, indicando quindi una certa plasticità fenotipica.

Insomma, in conclusione… si può parlare di Endler puri al 100%? O forse è meglio parlare di «ceppo», con caratteristiche fissate e durature nel tempo?

Insomma… la domanda dalla quale siamo partiti («Come differenziare gli Endler dai Guppy?») ha senso?

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