La Caridina multidentata (ex Caridina japonica) è uno degli invertebrati più amati dagli acquariofili, anche grazie alla diffusione che le ha dato il noto fotografo Takashi Amano. Questo articolo ci svela tutti i segreti di questo splendido crostaceo.
Caridina multidentata, Amano shrimp, Yamato shrimp, Caridina japonica (il precedente nome scientifico)… questo gamberetto ha davvero tanti nomi!
Il più divertente e «manga» è Numa-ebi, che significa gambero di palude in giapponese.
È stato classificato per la prima volta nel 1860 da William Stimpson, statunitense collaboratore dello Smithsonian Institution, allievo del più famoso Louis Agassiz.
In letteratura, nel 1892 era stato descritto un altro crostaceo simile, la Caridina japonica De Man; tuttavia, nel 2006 un gruppo di ricercatori ha dimostrato che si tratta dello stesso animale classificato da Stimpson.
Il nome Amano shrimp ci ricorda qualcuno…
Proprio lui, Takashi Amano, chiamato il maestro o il sensei da migliaia di acquariofili, fondatore della nota e «cara» società ADA (Aqua Design Amano)!
È stato proprio questo illustre fotografo a portare alla ribalta questo gamberetto negli anni Ottanta, utilizzandolo come mangiatore di alghe nei suoi allestimenti.