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Plafoniera a LED per acquario

Realizzazione pratica

La prima cosa da fare è realizzare una base in Plexiglas, dove saranno applicate le lenti o direttamente i LED.
Lo spessore delle lastre non deve essere superiore ai 2 – 2,5 mm.

Tagliare il Plexiglas è molto semplice: prima taglieremo il lato lungo, poi quello corto.
Disegnata la sagoma sulla lastra, con un taglierino abbastanza robusto e una tavoletta di legno per riga, cominciamo ad incidere le linee.
Non serve tagliare completamente, basta fare una discreta incisione.

Posizioneremo quindi la lastra tra la tavoletta ed il piano di un tavolo, facendo corrispondere i bordi di legno con l’incisione.
Fermata così la lastra, piegheremo con un colpo secco, verso il basso, la parte di questa che sporge fuori dal tavolo… La lastra si spaccherà precisamente lungo l’incisione.
La mia base misura 620 x 150 mm.

Per quanto riguarda la disposizione dei LED, ho realizzato prima un modello su carta.

Modello plafoniera LED

Avere un dissipatore per ogni LED ci dà la possibilità di disporli ovunque vogliamo.
L’unico limite, per così dire, è dato dall’ingombro dei dissipatori (35 x 35 mm), pertanto i LED dovranno stare ad una certa distanza l’uno dall’altro.

Ho sovrapposto la lastra di plexiglass allo schema; poi, con un punteruolo, ho segnato i punti in cui praticare i fori.

Versione con lenti

Servono 23 lenti impermeabili, angolo 120°, prezzo 3.50 euro.

Con il trapano e una punta da 20 mm pratichiamo i fori nei punti che abbiamo segnato.
Applicheremo della carta stagnola nella parte interna della base, utilizzando un collante trasparente. La facciata da incollare sarà quella più lucente.
Con un taglierino toglieremo la stagnola dai fori.

Le lenti, dalla parte in cui esce la luce hanno un diametro di 20 mm, mentre dalla parte del LED hanno un diametro leggermente superiore e presentano un piccolo bordo.
Si inseriscono le lenti nei fori e si spingono, fino a quando il bordo non toccherà la base; il diametro superiore le farà incastrare.
Non bisogna spingere troppo altrimenti la base si crepa.
Se vediamo che la lente entra difficilmente e che per farla arrivare in fondo dobbiamo fare troppa forza, bisognerà rifinire un poco il foro con della carta vetro o con il taglierino.

A questo punto si applicheranno i LED sulle lenti; facendo una leggera pressione, vi si incastreranno perfettamente.
Tutto rimane fermo senza l’uso di colle.

Logicamente, prima di fissare i LED vanno fatti tutti i collegamenti elettrici; questo lo vedremo più avanti, perché il discorso vale anche per la versione senza lenti.

Sulla superfice dei LED, così fissati, applicheremo uno strato di silicone termico; sopra vi posizioneremo i dissipatori, facendo una leggera pressione.
La pasta termica e la forza di gravità terranno i dissipatori perfettamente al loro posto.

Prova collegamenti…

Versione senza lenti

Il procedimento, per la plafoniera senza lenti, è quasi lo stesso.
Ricavata la base in Plexiglas, segneremo i punti dove collocare i LED; i fori, però, questa volta li faremo con la punta da 8 mm.

Esaminiamo ora come sono fatti questi LED:

Osservando il datasheet…

…vediamo che il bulbo che contiene il LED ha un diametro di 8 mm.
Inoltre, avrete notato che ho colorato una parte di rosso. Questa parte, di poco più di 1 mm, ci permetterà di incastrare il LED alla base.
Malgrado le ridotte dimensioni, vi assicuro che i LED rimangono ben saldi.

Le linguette di metallo che entrano nel bulbo (frecce verdi nel datasheet) faranno da spessore, evitando così il contatto tra il Plexiglas e la basetta di alluminio (che scalda); questo spazio è più che sufficente per il passaggio dei cavi elettrici.

Inseriamo tutti i LED nei fori, applichiamo la pasta termica e mettiamo quindi i dissipatori, facendo un pò di pressione.

I cavi elettrici li ho fissati alla base con della colla a caldo.

E’ molto importante essere estremamente precisi e rapidi nel fare i fori.
Se fate buchi poco precisi… addio incastro!
Un consiglio… Fate prima delle prove su un pezzo di Plexiglas di scarto, fino a quando non avrete affinato la tecnica.

Mostro un’immagine del risultato…

…anche da altra angolazione:

Collegamenti

Con questa centralina gestisco l’illuminazione di due acquari, pertanto l’ho posizionata nel mobile; altrimenti si potrebbe collocare nella plafoniera stessa.

Come già anticipato, utilizzeremo solo due canali:

  • Canale 1 (4 serie bianchi 6000 K)
  • Canale 2 (2 serie bianchi caldi, 1 serie rosso, 1 serie spettro completo)

Il collegamento tra la centralina e le serie di LED non è diretto; utilizzeremo dei connettori come quelli in foto: 2,1 x 5,1 mm.

La femmina sarà inserita sul lato della plafoniera per noi più comodo; il maschio è il terminale del cavo che arriva dalla centralina.

Quando vogliamo levare la plafoniera, è un attimo scollegare i fili.

All’interno della plafoniera, in corrispondenza del connettore, ho messo tutte le resistenze in ceramica.

Per evitare di appoggiarle direttamente sul plexiglass (scaldano veramente tanto) e per fare un lavoro ordinato, le fisseremo su di una basetta millefori.

Faremo tutti i collegamenti stagnando sul lato del rame.
Tra la basetta e il Plexiglas metteremo dei distanziatori.

Sulla basetta del canale 2 ci sono più resistenze, rispetto al canale 1.
Questo perchè i valori necessari, per le serie dei LED rossi e dello spettro completo (8 Ω), li ho ottenuti mettendo due resistenze da 4 Ω in serie.

Come potete vedere, sulla base si salderanno solo i contatti positivi.
Il negativo passa soltanto sotto ed arriva ad un punto della plafoniera dove ci sarà il collegamento dei negativi.

Le serie di ogni canale, collegate in parallelo, hanno l’ingresso e l’uscita (negativo e positivo) in comune.

Per quanto riguarda le singole serie uniremo i LED nel modo seguente:

Ai più attenti non sarà sfuggito che non ho messo, tra i motivi per cui utilizzo i LED…
“perchè funzionano!”.
Non avendo basi teoriche per potere argomentare sulla loro efficacia, ho preferito non esprimermi.
Posso però parlare della mia esperienza e dei risultati, che sto ottenendo nei miei acquari.

Vorrei chiarire subito che i LED di per se non sono miracolosi; non basta realizzare la plafoniera e piazzarla sull’acquario… e come per incanto tutto funziona a meraviglia, con piante rigogliose, scomparsa delle alghe e quant’altro.
Anzi se non si considera una serie di aspetti… sarà proprio il contrario!!

Il loro utilizzo, passatemi il termine, va “tarato” in relazione alle esigenze delle nostre piante, alle dimensioni della vasca, a quali specie vogliamo coltivare.
Una volta deciso quali LED fanno al caso nostro (e come disporli) dobbiamo passare alle regolazioni.

La centralina ci da una grossa mano, abbiamo la possibilità di fare tutto quello che vogliamo, durata fotoperiodi, intensità della luce, effetto alba/tramonto, prevedere pause all’interno del fotoperiodo.
I canali, poi, sono indipendenti.

Decideremo in seguito a quale altezza piazzare la plafoniera, se sia il caso o meno di utilizzare delle lenti e  quale dovrà essere il loro angolo.
Quindi, l’uso dei LED è più complicato di quanto possa sembrare. Nel mio caso, si potrebbe dire che è un “work in progress”…

Mostro ora alcuni risultati, ottenuti con la plafoniera senza lenti:

Passiamo ora alla versione con lenti:

Copertura

La copertura è molto semplice; la realizzeremo utilizzando:

  • Profilato angolare (parte superiore; dà stabilità e serve per fissarci il coperchio)
  • Vetro sintetico/Plexiglas (lati corti e coperchio)
  • Pannello di polipropilene compatto, nero, da 1 mm (lati lunghi)

Prima di incollare il tutto con della colla a caldo, dovremo praticare, sui lati corti, i fori per i jack e per la ventola (80 x 80 mm):

Dovendola inserire all’interno della base, rispetto a questa dovrà essere lievemente più piccola.

Il pannello di polipropilene è molto leggero e allo stesso tempo molto flessibile; per farlo aderire completamente al lato della base, dovremo creare delle piccole guide (larghe poco più di un millimetro)…

…incollando alla base stessa dei pezzi di profilato angolare; questi saranno molto utili anche per fissarci i fili (frecce gialle).

Il coperchio, sul quale faremo più fori per l’aria calda, sarà fissato sul profilo angolare con qualche punto di nastro biadesivo, in modo da poterlo togliere comodamente all’occorrenza.

Mostro l’intero blocco anche dall’altra estremità:

Infine, concludo il capitolo sulla realizzazione con qualche immagine frontale:

 
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