Acquario per discus

Attrezzature di base

Filtraggio

Come forse saprete (e se non lo sapete ve lo dico io), il discus è un pesce che sporca molto, anche se gestito con il massimo della “eco-compatibilità”.
L’effetto è legato ai suoi mangimi, altamente proteici.

Tuttavia, è un pesce che tollera poco l’accumulo di inquinanti; avrà quindi bisogno di cambi di acqua frequenti e abbondanti (rispetto ad una vasca “normale”), e anche di un ottimo filtro.

Va da se che dovremo predisporre un apparato filtrante decisamente maggiorato, rispetto allo standard dell’acquario in nostro possesso.

Filtri esterni
Filtri esterni

Molti scelgono filtri esterni, sia per non togliere spazio in vasca, che per evitare di stare sempre con le mani in acqua.

Il discus, infatti, è un pesce che andrebbe stressato il meno possibile; purtroppo, a causa del carico organico elevato, gli interventi di manutenzione sono necessariamente frequenti.

Anch’io sono tra i sostenitori di questa soluzione, ma nulla vi impedisce di ottenere ottimi risultati con i filtri interni.

Ci possiamo avvalere anche del fondamentale aiuto del mondo vegetale, grazie alla duplice utilità delle piante galleggianti.
Come vedremo più avanti, non solo schermano la luce, ma sono anche efficacissime nell’assorbimento degli inquinanti.

Limnobium laevigatum, pianta galleggiante

Affidandoci al mercato ed alla “voglia di shopping”  incapperemo sicuramente in materiali diversi dalla solita triade lana-spugna-cannolicchi.

I negozi sono zeppi  di accessori “filtranti”, test, vitamine ecc..ecc.. con su la foto del discus.
Sono tutti molto accattivanti, ma a mio modo di vedere non fondamentali.
Gestiamo la vasca in modo corretto, e non avremo bisogno di queste cose.

Alcuni prodotti, anche generici, con l’immagine di un discus sull’etichetta

Molti usano la torba come acidificante, ma è una soluzione che può dare problemi. Non li tratteremo in questa sede, ma è possibile avere una forte instabilità di valori, usando la torba con poca esperienza.

Personalmente la metto nel filtro solo per motivi estetici, quando è ormai “vecchia”, e in dose molto più bassa rispetto al consigliato.
Una volta terminata l’azione acidificante, infatti, la torba continua a tingere l’acqua di un bel colore ambrato (ideale per i discus, a mio parere).

Se vogliamo usarla come acidificante, meglio un sacchettino in ammollo nell’acqua dei cambi, che prepareremo un paio di giorni prima.

Illuminazione

Il discus è un pesce che non ama la luce forte; in natura vive nella penombra, in un intrico di radici con un’acqua dal colore simile alla Coca-Cola.

In questo contesto, di luce ne passa veramente poca; le uniche piante che troveremmo sono le galleggianti.

Habitat naturale del discus

Nel nostro salotto questo non è possibile, ovviamente.
Dato che, in moltissimi casi, nel nostro acquario saranno presenti piante, dovremo rispettare anche le loro esigenze…
…la classica «botta al cerchio ed alla botte».

Toglieremo un po’ di luce allo “standard” delle piante (ma non troppa) così che anche il discus avrà più luce (ma non troppa).

Di solito, il “parco luci” della vasca acquistata andrà benone.
Non avremo bisogno di incrementarne la potenza, come spesso si usa fare per avere vegetazione rigogliosa.

Potremo quindi giocare la carta dei kelvin, ossia la temperatura di colore che le lampade emettono.
Talvolta, le lampade in dotazione stanno lì “giusto per bellezza”.
Ad esempio una nota marca tedesca monta un inutile 9.000 K (bianco-azzurro) affiancato ad un buon 4.500°K (bianco-giallo); ci basterà sostituire la prima lampada, adottando la gradazione della seconda, ed avremo aiutato le piante senza penalizzare i pesci.

Riscaldamento

Il nostro amato discus, come ben saprete, avrà bisogno di una temperatura dell’acqua piuttosto alta: dai 27 °C ai 31 °C, costanti tutti l’anno.

Abbinando questa necessità alle dimensioni della vasca, e quindi al volume dell’acqua da scaldare, è facile dedurre che dovremo predisporre adeguati, e sovradimensionati, termoriscaldatori.

Se di norma si ragiona con la proporzione di 1 W ogni litro di acqua da scaldare, con i discus dovremo almeno raddoppiare “la posta”, per due buoni motivi:

  • sempre meglio avere a disposizione qualche watt di potenza in più per eventuali trattamenti di termoterapia;
  • nella malaugurata ipotesi che uno dei termoriscaldatori dovesse guastarsi, saremo “coperti” per il periodo necessario a rimpiazzarlo.

Interno o esterno è una scelta che lascio a voi, non è particolarmente importante.
Posso solo darvi una mia opinione personale: mi sto trovando molto bene con i termoriscaldatori esterni, perché riesco a tararli in maniera più precisa e riesco a modificare la temperatura senza infastidire i pesci.

Exit mobile version