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Filtro Askoll Kompatto K2

Askoll Kompatto è un filtro per acquari di piccola-media dimensione, di concezione moderna. Con questa scheda illustreremo il filtro con foto e spiegheremo come funziona; questo vi permetterà di decidere se può essere adatto al vostro acquario.


Askoll Kompatto

Descrizione generale

  • Come potete notare è abbastanza piccolo.
    Vista superiore

    Misura 8,4 x 7,4 x 20 (altezza) cm; nella prossima immagine, la penna serve a darvi un paragone per capirne le dimensioni. La pompa è da 400 litri ora.
    Consuma 5 watt, e nei negozi attualmente si trova ad un prezzo tra i 30 e i 50 Euro.

  • È dotato di due ugelli direzionabili, indicati dall’1
    (clicca per ingrandire)

    …uno dei quali è predisposto per l’inserimento di un tubo Venturi. In dotazione è fornito un cappuccetto per prelevare aria atmosferica, ma può essere rimosso per inserire, eventualmente, il tubo della CO2.

  • La griglia di aspirazione, indicata dal 2, è situata sui fianchi del filtro, da entrambi i lati. Questo crea qualche problemino, a mio avviso, ma lo vedremo in seguito.
  • Il 3 indica il supporto. È abbastanza furbo, perché permette di estrarre il filtro dall’acqua, se ve ne fosse bisogno, senza doverlo staccare.
    Le quattro ventose che lo reggono sono ben dimensionate, fin troppo. Per staccare il supporto serve una notevole forza; inoltre bisogna farlo scivolare sul vetro, altrimenti non si stacca.

Qui potete vedere il vano interno:

Il numero 1 indica il selettore a “rotella”, molto comodo. Le tre posizioni non riguardano la portata del filtro, ma questo lo vedremo più avanti.

L’ingresso della pompa, indicato con il numero 2, è situato sul fondo del vano per i materiali filtranti.
È una posizione un po’ scomoda, e se, per disgrazia (come ovviamente è capitato a me!) ci si infila una lumaca o qualche altro oggetto… Beh…
Diciamo che l’eventuale manutenzione non è del tutto agevole…

Il flusso in uscita è regolabile, tramite il selettore, su tre posizioni:

  1. Uscita alta: l’acqua esce dal beccuccio superiore.
    È utile per chi deve smuovere la superficie dell’acqua o vuole usare il Venturi come aeratore.
  2. Uscita bassa: l’acqua esce dal beccuccio inferiore.
    È utile per chi non vuole smuovere la superficie, evitando dispersioni di CO2. Può essere inoltre utile per smuovere il fondo alzando i detriti.
    Può disturbare alcuni pesci da fondo.
  3. Uscita “Spraybar”: una fessura, lunga come la distanza fra i due ugelli, fa uscire il flusso in modo laminare per tutta l’altezza dell’acquario.

Materiali filtranti

I materiali filtranti sono alloggiati su supporti estraibili, per cui non dovete smontare nulla.
Basta tirare le linguette e potete tranquillamente accedere all’intero vano, per le manutenzioni.

Il filtro viene fornito con i seguenti materiali:

(clicca per ingrandire)
  1. I numeri 1 e sono i due cestelli contenenti le spugne d’ingresso.
    Sono abbastanza sottili; il flusso che le attraversa è abbastanza rapido.
    Non vi aspettate quindi una grande colonizzazione batterica.
  2. Il numero 2 è un cestello che serve per contenere i Cirax (forniti, ma in quantità ridotta) o altri materiali per la filtrazione biologica.
    Va posizionato in mezzo ai due cestelli contenenti le spugne, quindi riceve acqua già filtrata meccanicamente.Quella piccola bocchetta che vedete sotto al cestello, di forma rotonda, si inserisce sull’innesto della pompa del filtro.
    Questo cestello è quindi l’ultima porzione di filtro che viene attraversata dall’acqua, prima che venga rispedita in vasca.Il problema, a mio avviso, è che il flusso arriva a questo cestello da entrambi i lati;  quindi nessuna zona è “a flusso lento”.
    Questo impedisce la filtrazione anaerobica, che di sicuro non sarà molto presente.
  3. Col numero 3 ho indicato la cosa che più mi ha lasciato perplesso, sin dall’inizio…
    Ve la mostro meglio:
    A parte che non è molto pulita (sono foto di un flitro usato), voglio far notare lo strato di lana perlon inferiore, con abbinato uno strato “ai carboni attivi”.Questa “cartuccia”, di lana e carbone, è molto compatta.
    Sarebbe anche un bene, se non si tappasse quasi subito. Inoltre, da schema, va messa a valle delle spugne, subito prima dei Cirax… Risultato?A me si è intasata dopo poche settimane, e l’ho sostituita con della normalissima lana, messa a monte delle spugne.

Conclusioni e commenti

PREGI

  • Le dimensioni: sicuramente meno ingombrante rispetto alle classiche “black box”.
  • La versatilità: la selezione dell’uscita, alta, bassa o “spraybar”, è decisamente interessante, e permette di gestire diverse necessità nei più disparati allestimenti.
    L’uscita bassa è praticamente un’esclusiva di questo filtro, e non è affatto stupida o inutile.
  • Il progetto: nulla da dire, i cestelli estraibili sono una grandissima comodità.
    Inoltre, il fatto di poter lasciare il supporto in sede, ed estrarre solo il filtro, è una chicca in più.
    Non vi servirà a molto, in quanto di norma basta estrarre i cestelli. Ma se dovete fare qualche lavoro straordinario, sarete felici di non dover smontare mezzo allestimento, per tirare fuori il filtro dalla vasca.
  • L’ugello orientabile con l’ingresso Venturi: che dire… una genialata.
    Permette di dirigere il flusso dove vogliamo. Inoltre può sostituire l’aeratore per alcune emergenze.
    Un bel risparmio di fatica, basta una girata al selettore e via di bolle d’aria!
    Potrebbe essere usato per la CO2, volendo, ma si può installare solo sul beccuccio superiore; quindi è un pò troppo vicino alla superficie. Nessuno è perfetto…

DIFETTI

  • Il costo: 40-50 Euro son soldini.
    Per carità… i materiali sono di qualità e il design ricercato, ma se lo trovate a 30, andiamo decisamente meglio.
    Cercatelo in offerta, pagato a prezzo pieno per me è un filo caruccio.
    È Askoll… Si paga anche la marca.
  • I materiali filtranti: troppo pochi Cirax nella confezione (a stento riempiono metà cartuccia).
    Inoltre quella compressa di lana/carbone è davvero pessima, se lo comprate levatela; altrimenti lo dovrete smontare e rimuoverla poche settimane dopo. Tanto vale farlo subito, così non rovinate la maturazione del filtro.
  • L’accesso alla pompa: praticamente impossibile. O avete le “mani di fata” di uno scassinatore provetto, piccole e sinuose, o nulla.
    Se poi, come me, avete due remi, il rischio è di spaccare le paratie laterali infilandoci la mano dentro.
    Si doveva, a mio avviso, permettere l’ispezione del vano pompa dall’esterno, in modo da consentire all’utente di risolvere piccoli problemi alla girante.
  • Flusso bilaterale: se fosse stato concepito in modo differente, probabilmente la filtrazione biologica sarebbe stata più efficace. Rimane comunque una buona filtrazione meccanica, con 400 litri/ora e due spugne.

In conclusione: Il Kompatto è un filtro interno di dimensioni ridotte, che può essere utile per vasche medie o piccole.
Non piccolissime, perchè comunque la sua mole non è del tutto indifferente, ma dai 60 litri ai 100 (carico organico permettendo) può essere una valida scelta.

Come tutti i filtri, ha qualche piccolo difettuccio, ma rispetto a molti altri che ho visto la qualità è buona.
Comprato a buon prezzo, è sicuramente un filtro consigliabile.

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