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Rotala rotundifolia e Rotala indica

Da diversi anni, ormai, due piante stanno creando parecchia confusione agli acquariofili di tutto il Mondo: Rotala rotundifolia e Rotala indica. Con questo articolo chiariamo definitivamente le cose.


Cercando informazioni in rete, può capitare di incappare in simpatiche chiacchierate, come in questo esempio di fantasia…

  • Ragazzi, Rotala rotundifolia e Rotala indica… sono uguali?
  • Si chiama Rotala rotundifolia, “indica” è accettato come sinonimo.
  • No… adesso si chiama Rotala indica, “rotundifolia” è obsoleto.
  • Solo gli americani la chiamano Rotala indica, in Europa si chiama Rotala rotundifolia.
  • Ma nooo… sono due varietà naturali della stessa pianta.
  • Ho letto che la Rotala rotundifolia è una cultivar, derivata dalla indica.
  • Casomai sarebbe il contrario… perlomeno è quello che ne so io.

…Sono frasi inventate, ma abbastanza simili alle reali conversazioni tra appassionati.

Rotala rotundifolia e indica

Sembra che la responsabilità sia di una nota azienda, che nei primi anni ’60 ne avrebbe commercializzata una con il nome dell’altra.
Per quanto ne sappiamo, pare si sia trattato di un’importazione di R. rotundifolia, che erano cresciute in zone soleggiate e con buona disponibilità di ferro.
Le piante avevano assunto un colore rosso particolarmente vivace, rispetto alla rotundifolia già nota, e questo portò a credere che si trattasse di un’altra specie.

Non c’è nulla di sicuro in questa storia, ve l’ho riportata come l’hanno raccontata a me.
Comunque, ormai non ha più importanza…. Questo non è un processo e non siamo qui per cercare colpevoli.

Del resto, capita spesso; i nomi scientifici cambiano, ogni tanto ci sono revisioni che correggono errori del passato… Quante volte troviamo la stessa specie con nomi diversi, perfino nello stesso negozio?

Nel caso delle nostre Rotala, la cosa è un tantino più complicata.
C’è stata un’incredibile combinazione di concause, i cui effetti hanno moltiplicato quella situazione di incertezza.
Ancora oggi, su queste due specie si continua a leggere di tutto.

Parecchi siti di acquariofilia considerati autorevoli, nonché apprezzati a livello internazionale, sono stati tratti in inganno fino a pubblicare articoli con titoli sbagliati.
Mostro i primi due che ho trovato, solo per fare un esempio:

Mi sembra già di sentire la domanda…
– Ma scusa, per quale motivo dovremmo dar retta proprio a te?… Non potresti essere uno dei tanti, che dice la sua come tutti gli altri?

Come si intuisce facilmente, questo articolo nasce proprio con lo scopo di fare chiarezza.
Un bel giorno mi sono intestardito sulla questione… e ho deciso che era il momento di capirci qualcosa.
Se ci fossi riuscito, avrei messo le mie ricerche a disposizione di tutti…
…ed eccomi qua!

In altre parole, prima di mettermi a scrivere ho passato settimane a cercare informazioni, in parecchie lingue del Mondo, scartabellando tra Istituti, Università e testi scientifici, facendo qualche telefonata ed usando tutte le conoscenze di cui dispongo.
Ho cercato di documentarmi partendo da fonti originali di 200 anni fa, sull’intera storia della loro classificazione, sui luoghi d’origine e finanche sui motivi che hanno portato all’attuale confusione.

Tutto ciò che leggerete, nel seguito, è quindi arricchito con nomi, date, carte geografiche, riferimenti, personaggi, ecc. ecc….
In buona sostanza, non pretenderò di essere creduto sulla parola.

Superata la prima parte, daremo alcuni consigli sulla coltivazione in acquario di queste due piante.
L’indice, in alto a destra, sarà uno ottimo strumento, per quelli che vorranno saltare direttamente a quei capitoli.
…Ma chi lo farà… non saprà cosa si è perso.

Buona lettura!

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