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Le piante galleggianti

Considerazioni finali

Non mi sembra vero di essere giunto all’ultima pagina. Chissà voi!…
Per tutti coloro che non si sono addormentati sulla sedia, nonostante il thermos di caffè, vorrei spendere ancora due parole.

Invasività

Innanzi tutto un avvertimento: ricordate quando diciamo che è importantissimo non buttare le potature nel WC, o nel fiume più vicino?
Bene, nel caso delle piante galleggianti questo consiglio è un DIVIETO ASSOLUTO.

La loro adattabilità, unita alla rapidità di crescita e alla facilità di diffusione, le rende pericolosissime per gli ecosistemi nostrani.
Basta che una singola piantina riesca a sopravvivere… ed il danno è fatto.

Rimozione meccanica di piante infestanti
Rimozione meccanica di piante infestanti

Moltissimi paesi spendono già milioni di dollari, nel tentativo di debellare o contenere specie alloctone. Guarda caso, la maggior parte delle volte si tratta proprio di piante galleggianti.
Pertanto, fate attenzione.

Allestimento dell’acquario

Voglio dare qualche consiglio, su come ospitare le galleggianti nella vostra vasca.

Se avete piante sensibili alla luce, come le Anubias, è utile lasciare che colonizzino l’intera superficie dell’acquario.
Ma come fare se abbiamo piante più esigenti?

Il primo metodo è quello di contenerle all’interno di un cerchio.
Basta prendere un tubo per areatori ed inserire un’estremità nell’altra. Otterremo così una piccola area circoscritta, oltre cui non potranno andare.

Contenimento di piante galleggianti con tubicino da aeratore

Se invece le piante esigenti sono poche, possiamo applicare la tecnica inversa.
Questa volta, lasciamo che la pianta galleggiante colonizzi tutta la vasca, tranne la zona nel cerchio.

Contenimento “inverso” di piante galleggianti con tubicino da aeratore

Se il vostro motto è “in medio stat virtus” esiste una tecnica fatta apposta per voi: questa volta, oltre al tubicino, saranno utili due ventose.

Tagliamo il tubo, in modo che sia lungo esattamente quanto la larghezza della vasca; applichiamo le ventose alle estremità e le fissiamo a due vetri opposti.

Contenimento di piante galleggianti con tubicino da aeratore fissato mediante ventose

Qualcuno, forse, si starà chiedendo come mai è così raro vedere le piante galleggianti in negozio (o almeno molte di esse); oppure, quanto sia difficile procurarsele.

Beh, probabilmente cercate nel posto sbagliato.

Chi ha avuto l’ardire di leggere tutte le pagine, si sarà accorto come queste piante siano legate alla cultura dei diversi popoli con cui sono entrate in contatto.
Fino a poche centinaia d’anni fa, non si andava nel supermercato o dal contadino, per acquistare la propria cena.

Bastava una passeggiata per i boschi, o gli stagni vicini, per trovare tutto quello che serviva: frutti, bacche, erbe…
Ora non è più così, ma non sarebbe male se almeno noi acquariofili, ogni tanto, ci facessimo una bella gita al lago o al fiume, quando non c’è la partita (difficile, lo so).

Piante galleggianti in natura

Scopriremmo che quello che tentiamo di riprodurre, in 5 lastre di vetro, è un mondo immenso e vario che ha ancora tanto da insegnarci.
…E magari, troviamo anche una di queste piante da portare a casa, chi lo sa?
Acquariofilia Facile ricorda comunque, prima di raccogliere una qualsiasi pianta in natura, di verificare che non sia tra le specie protette regionali o nazionali.

Per tutti i pigri, invece, basta trovare un negozio che vendo fora per laghetti, oppure ordinarle in rete.

Fonti bibliografiche e ringraziamenti

È impossibile elencare tutte le fonti che hanno permesso la stesura di questo articolo, ne verrebbero fuori altre 20 pagine!
Se comunque doveste trovare delle imprecisioni, fatemelo pure presente; ne possiamo parlare tranquillamente sul forum. La registrazione è gratuita e veloce.

Colgo l’occasione per ringraziare anche Emix e DxGx per le splendide foto, tutto lo staff per i preziosi suggerimenti e, in particolare, Rox per la revisione finale e l’infinita pazienza.

Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento… Al prossimo articolo!

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