Home Piante e alghe in acquario Le piante galleggianti

Le piante galleggianti

Wolffia arrhiza

Il cereale d’acqua

Per ultima, ma solo per dimensione, troviamo la Wolffia.
Non è solo la più piccola della famiglia delle Lemnaceae, ma anche la pianta vascolare più piccola della Terra!

Wolffia arrhiza
Wolffia arrhiza

Difficile dire da dove venga, visto che la troviamo veramente ovunque.
Ancora più delle altre galleggianti, preferisce acque senza movimento superficiale, come ad esempio gli stagni.

È importante notare come questa pianta non sia, semplicemente, la versione in miniatura delle altre Lemnacee.
Anzi, ha specializzato il suo piccolo corpo, in modo da poter aumentare al massimo l’efficenza.

Lemnaceae a confronto

Molte caratteristiche, anatomiche e morfologiche, sono state modificate, semplificate o persino abbandonate nell’evoluzione: oltre allo stelo questa pianta ha addirittura perso le radici!

La Wolffia presenta una singola fronda, di colore verde pisello e di forma sferica, con diametro di 1 mm, piatta nella parte superiore a contatto con l’aria, con pochi stomi paralleli.

Wolffia arrhiza

Ora già immagino le vostre facce…
Ma come?… Già siamo impazziti per togliere di mezzo la Lemna minor…  e ci parli di una pianta addirittura più piccola?
In effetti, coltivarla in acquario è un po’ una follia.

Ricordate la maledizione della lenticchia d’acqua?
Beh… immaginate di rompere uno specchio, incrociare un gatto nero e passare sotto una scala nello stesso momento. Avrete così una minima idea di quello che vi aspetta.

In condizioni ottimali, il numero di piantine raddoppia in soli quattro giorni… In un paio di settimane, la vasca ne sarebbe letteralmente invasa.

Specchio d’acqua ricoperto di Wolffia arrhiza

Però, una sua utilità ce l’ha… e la vedremo subito.
Sapete perché l’ho definita “cereale d’acqua”?

Innanzi tutto è molto nutriente: proteine, carboidrati, grassi e tante vitamine, esattamente come i germogli di soia.
Si dice che il gusto sia simile a quello della verza; in effetti, in alcune regioni del Sud-Est asiatico è conosciuta con il nome di khai-nam (uova acquatiche).
Ebbene sì… questa pianta, della dimensione di un granello di polenta, è tra i massimi candidati come cibo del futuro!

Chissà?… Magari, tra qualche anno, ci ritroveremo a mangiarla come contorno alla salsiccia piccante.

Khai-nam

Nel frattempo, sono in corso diversi studi per il suo utilizzo, sia nello sfamare le popolazioni più povere, sia come dieta per gli astronauti.
È emblematico come due mondi, così lontani, abbiano in comune una minuscola pianta…

Torniamo però all’acquariofilia.
Volendo, la si può utilizzare nella vaschetta di accrescimento per gli avannotti, oppure nel nano acquario con le Caridina.
Assorbirà velocemente nitrati e fosfati in abbondanza.
Attenti al filtro, potrebbe finirci dentro ed intasarlo.

È evidente che quanto è stato detto per le altre Lemnacee vale anche per la Wolffia… Carassi e Carpe koi ne vanno matti, idem le Tilapia.
Perché non coltivarla sul balcone, in un semplice vaso di terracotta?
Semplice, economico e soprattutto salutare, per i nostri pesci!

Dimensioni

  • Larghezza massima: 0,1 cm
  • Altezza emersa massima: N/A
  • Lunghezza delle radici: N/A 

Coltivazione

Basta una buona posizione illuminata, acqua ricca di nutrienti e a temperatura ambiente.
Facile, no?

Exit mobile version