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Pesce Rosso ammalato?… Oppure no?

Allevare un Pesce Rosso in acquario non è la cosa più facile di questo Mondo, come molti vorrebbero farci credere! Ma è possibile capire se è ammalato oppure no?


Il vecchio detto “prevenire è meglio che curare” risulta particolarmente azzeccato, quando parliamo della salute dei nostri piccoli amici pinnuti.
Abbastanza frequentemente, soprattutto tra chi è alle prime armi con questi meravigliosi animali, sorge spontanea la domanda: “il mio pesce rosso si è ammalato?”

pesci rossi

E’ bene quindi conoscere i principali sintomi che devono allarmarci, per prendere i provvedimenti del caso.

Mi sembra inoltre opportuno ricordare che, affinché i nostri pesci siano in salute, dobbiamo innanzitutto offrirgli un ambiente salubre e alimenti di qualità.
Sono condizioni che fanno quasi sempre la differenza.

Per qualsiasi perplessità, vi invito a segnalare il vostro problema sul forum, ricordandovi che la Registrazione è rapida e gratuita.

Sintomi di malessere

E’ buona norma osservare accuratamente i nostri pesci, almeno per qualche minuto ogni giorno.
Solo così potremo ridurre le possibilità di ricorrere a trattamenti medicinali, che se effettuati in vasca produrrebbero effetti dannosi sulla flora batterica.

Tali trattamenti, inoltre, metteranno sempre sotto stress l’animale e i suoi organi interni, specialmente i reni e il fegato. Per tutti questi motivi, come già detto, è sempre preferibile la prevenzione.
Ecco una serie di segni tipici di malessere dei carassi:

  • Riduzione dell’appetito
  • Galleggia a pancia in su
  • Tiene la pinna dorsale chiusa
  • Staziona permanentemente nel fondo della vasca
  • Boccheggia in superficie
  • Si muove molto lentamente
  • E’ estremamente schivo
  • E’ molto gonfio, con scaglie rialzate sul ventre
  • Presenta escoriazioni o piccole cisti bianche

Se uno dei vostri animali presenta uno o più di questi comportamenti o menomazioni fisiche, molto probabilmente il suo stato di salute non è ottimale.

Ecco qualche domanda da farsi..

1) Hai modificato la dieta dei tuoi pesci?

Modificare bruscamente la loro dieta, preferendo le proteine ai vegetali, può causare problemi digestivi.
Un classico esempio è ritrovarsi il pesciolino con la pancia in su!
Questo avviene a causa della compressione della vescica natatoria, un organo interno che funziona come una specie di galleggiante. Il pesce può riempirla o vuotarla di gas, a suo piacimento.

In caso di stipsi, la regolazione dell’aria all’interno della vescica risulta difficoltosa per il pesce, che può quindi avere difficoltà a portarsi sul fondo (o viceversa ad abbandonarlo), ovvero a mantenersi in posizione corretta nell’acqua.

2) Hai aggiunto di recente un nuovo pesce in vasca?

L’introduzione di un nuovo animale può essere fonte di stress per i pesci già presenti; non bisogna mai sovrappopolare l’acquario.

Il nuovo inquilino, inoltre, può essere portatore di malattie e parassiti. E’ da mettere in conto anche che ogni nuovo pesce aumenta il carico organico della vasca, alterandone l’equilibrio.

3) Hai mosso il pesce o la vasca, di recente?

Questo potrebbe essere fonte di forte stress per l’animale.

4) I pesci hanno subito una repentina variazione di temperatura?

I carassi sono sensibili alle variazioni rapide della colonnina di mercurio.. se ad esempio li si introduce troppo frettolosamente in vasca, dopo averli acquistati, si possono debilitare parecchio, aprendo le porte a pericolose patologie come l’Ictioftiriasi (detta volgarmente “la malattia dei puntini bianchi”) e tante altre malattie talvolta mortali.

5) Quanti pesci sono ammalati?

Se tutti i pesci dell’acquario presentano malessere, è bene verificare subito i livelli di nitrati e specialmente nitriti. Quest’ultimi, anche in lievi quantità, risultano essere tossici e fortemente debilitanti per i pesci.

6) Hai effettuato recentemente un cambio d’acqua?

Se non effettuato correttamente, inserita gradualmente in acquario, il cambio d’acqua può risultare addirittura deleterio per gli animali!

7) Il pesce presenta escoriazioni?

Arredi spigolosi possono essere fonte di ferite accidentali, i Pesci rossi sono talvolta abbastanza goffi! Piccole ferite possono nascere anche dall’attacco di particolari specie batteriche.

Naturalmente, esistono altre cause che possono produrre stress e debilitare gli animali; ad esempio un’esposizione a rumori forti.

Tuttavia, quelle appena elencate sono sicuramente le più comuni.

Consigli per la salute dei pesci

Ecco qualche consiglio che dovrebbe garantire una buona salute ai nostri pesci:

  • Non sovrappopolate la vostra vasca: ogni Carassio richiede come minimo 30 litri d’acqua per le varietà eteromorfe (a due code) e almeno 50 per quelle omeomorfe (una sola coda). Questi sono da considerarsi dei valori veramente minimi. Sconsiglio difatti l’allevamento di Carassi omeomorfi in acquario.
  • Tenete controllati i livelli di nitriti e nitrati: i primi devono essere tassativamente a 0, i secondi sono tollerati sicuramente meglio, essendo molto meno tossici dei nitriti.
  • Mantenete una temperatura costante in acquario. I valori di riferimento variano tra le diverse tipologie, ma in generale, se cresciuti in casa, i Pesci rossi non necessitano di riscaldatore.
    Stanno benissimo a temperatura ambiente con valori tra i 15 e i 26 °C.
    E’ indispensabile evitare ogni repentino sbalzo termico per evitare situazioni di stress.
  • Non inserite pesci senza prima averli acclimatati a dovere; è buona norma, inoltre, tenerli 5-6 giorni in una vasca di quarantena, prima di inserirli in acquario.Questo previene eventuali malattie.In questi casi consiglio sempre l’isolamento in semplici bacinelle, con dosi molto basse di cloruro di sodio (sale da cucina sciolto preventivamente in acqua).E’ una discreta assicurazione contro pesci “untori“, che potrebbero introdurre in acquario ospiti indesiderati.
  • Non alimentate eccessivamente i vostri pesci: devono mangiare poco e spesso.
    Tutto il cibo inserito deve sparire al massimo in poco più di un minuto, consiglio 2 o 3 somministrazioni giornaliere.
  • Fornite ai vostri animali una dieta varia e di qualità: non usate un solo mangime, se possibile, ma somministratene almeno 3-4 tipi diversi. Sceglietene qualcuno che contenga aglio e alga spirulina.
    Preferite gli stick affondanti, oppure bagnate il mangime per qualche minuto prima di inserirlo in vasca; ridurrete la possibilità che i vostri pesci ingeriscano aria mentre mangiano.
    I vegetali freschi sono ottimi e molto graditi, ma vanno bolliti prima di fornirli ai carassi. Vi consiglio i piselli, ottimi per prevenire la stipsi.
  • Non allevate nella stessa vasca carassi omeomorfi ed eteromorfi: quest’ultimi (a doppia coda) sarebbero svantaggiati nella competizione alimentare perché più lenti.
    Inoltre, durante la fase dell’accoppiamento, le femmine a 2 code potrebbero rimanere gravemente ferite (o addirittura uccise) dai maschi omeomorfi.

Concludo con la speranza che questo articolo possa esservi utile, ma soprattutto che sia utile ai vostri amici acquatici.

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