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Calcio – Fertilizzanti per acquario

Il calcio è il quarto elemento principale tra i fertilizzanti delle nostre piante d’acquario, dopo il solito carbonio, l’azoto e il potassio; ha quindi un’importanza fondamentale per la vita vegetale.


Sembrerebbe quindi che debba essere somministrato in quantità significative…
Invece non è così. Almeno negli acquari riempiti con acqua di rubinetto.
Questo perché è di gran lunga il metallo più presente nei nostri acquedotti.

Calcio
Calcio

La normale fertilizzazione non prevede mai la somministrazione di calcio, anzi: spesso si ricorre all’acqua di osmosi proprio per ridurne l’eccesso.
I valori di GH e KH, che misuriamo con i nostri test, sono dovuti soprattutto alla sua presenza; solitamente gli altri sali sono del tutto trascurabili.

Basti pensare che il Grado Tedesco, l’unità di misura della durezza normalmente usata in acquariofilia, prende proprio il calcio come punto di riferimento.

Per definizione, ogni grado tedesco corrisponde alla durezza di 10 mg di ossido di calcio disciolti in un litro di acqua distillata.

Per approfondire vi invitiamo alla lettura dell’articolo Termini scientifici in acquariofilia.

Questa scheda è particolarmente consigliata nelle seguenti circostanze:

  • abuso dell’acqua di osmosi;
  • residenza in talune località (spesso montuose) nelle quali l’acquedotto fornisce acqua tenerissima;
  • utilizzo di terreni allofani, capaci di assorbire dall’acqua ingenti quantità di carbonati;
  • all’estremo opposto, zone con acqua durissima dove l’eccesso di calcio può essere piuttosto grave.

Chimica

Il calcio è un metallo alcalino, l’elemento numero 20 della Tavola Periodica.
Ha un peso atomico di 40 u.m.a. (unità di massa atomica) e cristallizza in forma cubica.

Tavola periodica degli elementi

È piuttosto leggero, facilmente infiammabile se ridotto in polvere.
Allo stato metallico presenta la classica lucentezza argentea, ma tale forma non è visibile se non in condizioni particolari.

Calcio allo stato metallico

Reagisce immediatamente con qualsiasi cosa abbia intorno a sè, sia nell’aria che nell’acqua. È quindi impossibile reperirlo in forma pura; è disponibile soltanto nei suoi innumerevoli sali.

Diffusione

Il calcio occupa il quinto posto per abbondanza sulla crosta terrestre, di cui costituisce il 3,1%.
È indispensabile per qualunque forma di vita, sia animale che vegetale.

Conchiglie

Il carbonato di calcio, senz’altro il più comune tra tutti i suoi sali, è costituente fondamentale delle nostre ossa, dell’esoscheletro dei crostacei, delle conchiglie, dei gusci delle uova e dei coralli, solo per fare alcuni esempi.

Funzioni

Nelle piante è l’elemento più importante della parete cellulare, è utilizzato nell’attivazione di alcuni enzimi ed è presente soprattutto nello stelo e nelle venature, che non a caso sono le parti più dure.
E’ un elemento plastico, con funzione strutturale.

Somministrazione

Nel caso in cui dovesse verificarsi una carenza, il modo più semplice per somministrarlo occasionalmente consiste nella polverizzazione di un guscio d’uovo o, meglio ancora, un osso di seppia.

Osso di seppia

In alternativa, è possibile usare limatura di marmo.
Se la carenza risulta endemica, può essere utile collocare un pezzo di marmo in vasca, con funzione decorativa.

Specie esigenti

Le piante che ne hanno maggiore esigenza sono quelle con steli consistenti, che forniscono sostegno anche fuori dall’acqua per un’altezza significativa.
Alcuni esempi evidenti sono la Ludwigia glandulosa, l’Hygrophila corymbosa e l’Echinodorus cordifolius.

Carenze

Trattandosi di un elemento plastico, la pianta non può spostarlo; di conseguenza le parti più giovani saranno quelle che ci segnaleranno eventuali carenze.

Alternanthera in carenza di calcio

Il sintomo principale è uno sviluppo deforme della nuova foglia.

Hygrophila in carenza di calcio

Tipicamente, le nuove foglie appaiono accartocciate.

Ludwigia in carenza di calcio

In forma emersa si ha un ingiallimento che parte sempre dall’apice.

La sezione fertilizzazione del nostro forum vi potrà aiutare in questi casi.

Eccessi

L’eccesso di calcio ostacola l’assorbimento di altri nutrienti, soprattutto il potassio; le piante ne mostrano una carenza nonostante l’acquario ne riceva una somministrazione adeguata.

Lo stesso eccesso, però, può essere segnalato anche e più facilmente da una carenza di microelementi!
Mi spiego…
Perché il calcio arrivi al punto di bloccare il potassio, il valore del GH deve raggiungere livelli altissimi… ben oltre i 20 gradi; e nelle acque italiane questo livello è tipicamente associato a un valore simile del KH.
Di conseguenza, anche erogando CO2, diventa difficile scendere sotto pH 7,5.Ma a questa acidità le piante non possono assorbire alcuni microelementi, che si mostrano carenti anche se ci sonoprima di arrivare alla carenza di potassio.

Per questo motivo in acque durissime, come quelle degli acquari Malawi, non è prevista la presenza di piante.

Acquario Malawi

Alcune specie di alghe proliferano in acque ricche di carbonato di calcio prendendo il sopravvento sulle piante.

Note

Sia le carenze, sia gli eccessi, si manifestano con maggiori probabilità quando non si rispetta l’habitat naturale delle specie.
Ad esempio, la Cabomba aquatica non può stare nell’acqua dei Guppy (dove c’è parecchio calcio), mentre la Bacopa caroliniana non dovrebbe essere abbinata ai Cardinali (nell’acqua dei quali ce n’è pochissimo).

Curiosità

Alcuni dei più imponenti monumenti della storia (le Piramidi di Giza, il Colosseo, il Taj Mahal, il Duomo di Milano, ecc..)…

… solo stati realizzati con minerali naturali, costituiti essenzialmente da carbonato di calcio.


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