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Test per il ferro in acquario

Test per il ferro in acquario

Il test per il ferro in acquario. Quante se ne leggono… Funziona, non funziona, è inutile, funziona solo per alcuni tipi di ferro… In questo articolo vi sveliamo tutti i segreti del più controverso test per acquario.


Ah, il test per il ferro… croce e delizia dell’acquariofilo!

Quante ne abbiamo lette su questo test…

– Risparmia i soldi, tanto non funziona…

– Il test di una azienda misura solo il ferro della stessa azienda…

– Funziona solo quello dell’azienda XYZ…

– A me invece proprio quello non funziona…

Insomma… com’è questa storia?

Cominciamo con qualche punto fermo.

Innanzitutto il miglior test per il ferro sono le piante.
La carenza di ferro si manifesta con la classica «clorosi», abbastanza facile da riconoscere; e, solitamente, si manifesta nelle foglie più giovani.
L’eccesso di ferro è più difficile da riconoscere, ma non è pericoloso per i pesci (anche se può esserlo per i crostacei).

Secondariamente: chi usa il ferro del PMDD può regolarsi con il trucco dell’arrossamento.

Ma ora cerchiamo di capire come funzionano i test per il ferro.

Da un certo punto di vista è vero che il test di una azienda misura solo il ferro della stessa marca.

Com’è possibile?

Semplice. Il ferro che inseriamo in acquario è solitamente (almeno in parte) chelato.
Il reagente del test, per legarsi al ferro, deve sciogliere il legame con il chelante.
Ma i chelanti non sono tutti uguali: legano il ferro con forze diverse.

E qui sta il punto.

Ci sono reagenti che sono in grado di sciogliere i legami più forti, altri che sono in grado di sciogliere solo i legami più deboli.

Ecco perché alcuni test misurano solo alcuni tipi di ferro.
Ed ecco perché il test di una azienda misura solo il ferro prodotto dalla stessa: test e  ferro, chelante e reagente, sono un combinato disposto.

Vediamo ora i principali test per acquaristica, e il tipo di ferro che possono misurare.


Il test Seachem misura il ferro gluconato; e, guardacaso, il Seachem Flourish Iron contiene ferro complessato con gluconato.
Rileva anche l’EDTA (usato nel rinverdente PMDD e nel Compo ferro liquido); basta aspettare qualche minuto.

Purtroppo non rileva il ferro chelato con l’EDDHA (S5 radicale) né quello chelato con il DTPA (Cifo ferro).


I test SeraJBL e Tetra leggono il ferro libero e quello legato con tutti i chelanti usati in acquariofilia: EDTA, DTPA e EDDHA.

Questi test possono essere quindi usati con tutti i prodotti del PMDD: S5 Radicale, CIFO Ferro e rinverdente Flortis o Orvital.


Il Checker Hanna legge: ferro libero, ferro chelato con EDDHA [o,p], ferro chelato con DTPA, ferro chelato con EDTA.

Non riesce a slegare (e quindi a rilevare) il ferro chelato con EDDHA [o,o] EDDHA, che è in effetti un chelante forte. Per questo motivo sottostima il ferro inserito con S5 Radicale.

Va benissimo, invece, con il ferro del rinverdente PMDD, con il Compo ferro liquido e con il Cifo ferro.


Speriamo, con questo articolo, di aver chiarito il funzionamento dei test per il ferro, e di aver svelato qualche mistero.

Ringrazio nunzia, perryn e nicolatc per aver verificato il funzionamento dei test.

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