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Nebbia batterica in acquario

C’è un problema piuttosto comune, tra gli acquariofili, che si manifesta come acqua lattiginosa, biancastra… la cosiddetta “nebbia batterica in acquario“.


Come se qualcuno avesse lavato un pennello usato nella vasca.

Nebbia batterica in acquario

Se dura pochi giorni, non succede nulla.
Ma a volte persiste per settimane, provocando danni che, indirettamente, possono portare alla morte di pesci e piante.

E’ un fenomeno di natura batterica, ma è importante distinguere bene il colore dell’acqua.
Se tende al verde, non si tratta di batteri, ma di alghe unicellulari (comunemente chiamate “Volvox“, dal nome della specie più nota).
In tal caso questo articolo non v’interessa.

I riflessi della luce, sulle foglie delle piante, possono produrre comunque sfumature di verde, come queste…

…consiglio quindi di osservare il colore attraverso un bicchiere, non direttamente nell’acquario.
Ma anche nel caso accertato di nebbia batterica (colore bianco) il fenomeno non è sempre uguale, né come entità, né come persistenza.

Negli ultimi anni mi sono avvicinato sempre più alle idee di Konrand Lorenz, cercando di ottenere ecosistemi in cui il filtro biologico abbia un’importanza sempre minore, fino a diventare superfluo.
Questo mi ha portato sempre più verso filtri sottodimensionati, rispetto al carico organico, e mi ha fatto maturare una certa esperienza col “problema nebbia”, che ho dovuto affrontare varie volte a diversi livelli di intensità.

So bene come ci si faccia prendere dalla frenesia, in questi casi.
Anche chi è iscritto ad un forum, o a qualche circolo, dopo qualche giorno di tentativi falliti si spazientisce, e comincia a cercare con Google la risposta ai suoi problemi.
A quel punto, la confusione diventa totale.

Si trovano decine di consigli diversi, alcuni dei quali inventati li per lì, da gente che la nebbia non l’ha mai vista.
Spinti dal desiderio di dar consigli (o di fare esperimenti con l’acquario degli altri…) cominciano a proporre carboni attivi, acidificanti, disinfettanti, farmaci per uso umano, sale da cucina… di tutto.
Come avrebbe detto Fabrizio de André, “si prendon la briga, di certo il gusto, di dare a tutti il consiglio giusto“.

Per chi ha poca esperienza è difficile distinguere il grano dalla crusca; è bene quindi fare un riassuntino di alcuni rimedi già dimostrati come efficaci, in modo da evitare ciarlatanerie.
Tutti i metodi proposti in questo elenco sono stati provati, ed hanno sicuramente funzionato negli acquari di chi li ha proposti.

Cominciamo…

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