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La scelta del filtro in acquario

La scelta del filtro

Se siete arrivati fino a qua direi che ormai avete le idee più chiare sui vari tipi di filtro e come mantenerli; adesso è arrivato il momento di scegliere quello che fa per voi.

Devo però confidarvi un segreto… nell’elenco precedente ho tralasciato quello che quasi sicuramente è il miglior filtro in assoluto e che potete vedere nell’immagine seguente!

Acquario con piante
Foto di roby70

Se non riuscite a vederlo state tranquilli, non state perdendo la vista: il filtro non c’è e l’acquario funziona senza alcun problema da quasi un anno. Questo perché il filtro migliore in assoluto che possiamo utilizzare è… le piante!!!

Se non ci credete o siete diffidenti vi invito a leggere Acquario senza filtro?… Si può fare!

Comunque, dato che in questo articolo stiamo parlando di filtri tradizionali, proviamo a capire come sceglierlo.

Sfortunatamente non esiste una regola fissa per determinare il filtro da acquistare; le indicazioni presenti sulle schede sono spesso di scarso aiuto, dato che i produttori non possono conoscere a priori il carico organico che avrà il nostro acquario, se sarà piantumato o meno e come lo gestiremo.

In queste schede troviamo delle diciture del tipo «adatto per acquari da 20 a 60 litri» oppure «adatto per acquari fino a 300 litri».

Scheda filtro Seachem Tidal

Tuttavia… se io ho un acquario da 60 litri con molti pesci (magari anche troppi) e poche piante, probabilmente anche quello indicato «da 20 a 60 litri» non sarà sufficiente; viceversa, lo sarà sicuramente per un acquario con pochi pesci e molte piante.

L’indicazione della scheda può essere un punto di partenza, ma conviene sempre considerare anche altre caratteristiche quali:

  1. il volume filtrante: lo spazio disponibile per i materiali filtranti;
  2. la portata: quanta acqua viene spostata dalla pompa in un’ora;
  3. il consumo: i watt utilizzati;
  4. la prevalenza: per i filtri esterni indica quanto può essere posizionato in basso rispetto all’acquario. Se il filtro fosse infatti posizionato più in basso rispetto alla prevalenza, la pompa non sarebbe in grado di far tornare l’acqua aspirata in acquario.
  5. le dimensioni: per capire quanto spazio occuperà all’interno dell’acquario o se ci sta nel mobile nel caso di filtri esterni;
  6. la silenziosità: può diventare fondamentale se, ad esempio, decidiamo di tenere l’acquario in camera da letto.

Per i punti da 1 a 5 si può facilmente fare riferimento alla scheda del filtro che vogliamo acquistare.

Esempio di scheda di una nota marca di filtri

Per il punto 6 non ci resta che affidarci all’esperienza degli altri acquariofili: non è detto che un filtro di marca e costoso sia più silenzioso di uno da pochi euro comprato on line.

Proviamo a sceglierlo

Il punto di partenza per la scelta possono essere le dimensioni dell’acquario, in modo da evitare di scegliere un filtro troppo grande o troppo piccolo.

Come secondo punto conviene considerare il volume filtrante: un filtro capiente potrà contenere più materiali filtranti e quindi ospitare una colonia batterica maggiore; può essere utile in caso di elevato carico organico presente in acquario.
Se il volume filtrante è scarso anche i batteri ospitati saranno meno, con possibili problemi soprattutto in caso di acquari con molti pesci e poche piante.
Con acquari ben bilanciati (pochi pesci, molte piante) il volume filtrante diventa meno importante e si può considerare l’acquisto anche di filtri più piccoli.

Molto spesso all’acquisto del filtro vengono consigliate pompe con una portata sovradimensionata rispetto all’acquario; si ritiene che muovano meglio l’acqua e di conseguenza filtrino meglio.

Niente di più sbagliato.

Non è necessario avere uno tsunami in acquario…

A parità di volume filtrante, una portata minore favorisce il filtraggio biologico, dato che i batteri lavorano meglio con un flusso lento.
Viceversa, un flusso veloce dell’acqua favorisce il filtraggio meccanico, dato che la forte corrente trascina maggiori quantità di detriti.

Per un buon filtraggio biologico possiamo considerare una portata oraria pari ai litri dell’acquario e comunque non superiore a 3 volte il litraggio. Ad esempio, per un acquario da 100 litri potrà andare bene una portata da 100/150 litri/ora fino a 300 litri/ora.
Nel caso di filtri esterni, invece, si usano normalmente portate maggiori perché bisogna tenere conto dello sforzo della pompa per riportare l’acqua dal basso verso l’alto.

La scelta migliore è un filtro con la portata della pompa regolabile, in modo da poterla aggiustare a seconda delle necessità.

Al momento dell’acquisto anche il consumo del filtro ha una certa importanza, dato che rimane acceso 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. I consumi dei filtri moderni, ormai, non sono elevati; tuttavia risparmiare qualcosa sulla bolletta della luce non fa male.

Nel caso di filtri esterni fate anche attenzione alla prevalenza, per evitare di posizionarlo troppo in basso rispetto all’acquario e trovarvi con la pompa che non riesce a ributtare l’acqua dentro.

Dimensioni e silenziosità sono invece due elementi di scelta molto soggettivi; il consiglio che possiamo darvi è quello di evitare filtri troppo piccoli (quindi con poco volume filtrante) nel caso di acquari poco piantumati o con un elevato carico organico.
Avere una grossa scatola nera all’interno dell’acquario non è piacevole esteticamente; ma un filtro piccolo, magari con poco o nullo filtraggio biologico, potrebbe non riuscire a trasformare velocemente il carico organico con conseguente presenza di nitriti in vasca (che, come sappiamo, sono tossici per i pesci anche a basse concentrazioni).

Prima di lasciarvi all’argomento successivo vi ricordiamo che la nostra sezione Tecnica del forum può  aiutarvi nella scelta.

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