Home Acquariologia generale Eutanasia – La dolce morte per i nostri pesci

Eutanasia – La dolce morte per i nostri pesci

Approfondimento: acqua ghiacciata vs MS-222

Nonostante l’AVMA (Associazione dei Medici Veterinari Americani) consigli l’uso dell’MS-222, uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania dimostra come l’eutanasia mediante l’uso dell’acqua fredda sia meno stressante, più rapida e più efficace rispetto al farmaco.

È stato condotto un esperimento nel quale sono stati identificati dei cosidetti «segni di stress» del pesce: i medesimi già elencati, con l’aggiunta di boccheggiamento, spasmi, nuoto afinalistico.
La ricerca prevedeva anche la misurazione del glucosio nel sangue e del cortisolo (ormone dello stress).
Per questo esperimento sono stati usati dei Danio rerio, pesci d’elezione nella ricerca scientifica.

Sono state allestite tre vasche differenti da un litro.
Nella prima è stata versata dell’acqua a 3 °C circa (2-4 °C); nella seconda una soluzione a pH non stabilizzato (3,4 pH) di MS-222; nella terza acqua con una soluzione a pH stabilizzato (7 pH) del medesimo farmaco.
La concentrazione di MS-222 usata è stata quella suggerita dall’AVMA.

I pesci sono stati inseriti nelle vasche e dichiarati morti alla cessazione dei movimenti opercolari.

Il risultato finale, contro ogni previsione, dimostra come i pesci soppressi in acqua fredda abbiano avuto sensibilmente meno segni di stress rispetto a quelli soppressi con la soluzione (tamponata o meno) del farmaco MS-222.
Addirittura 4 dei 23 pesci delle vasche con il farmaco si sono ripresi dopo essere stati messi in una quarta vasca di rianimazione!

figura 2 valutazione freddo ms222
Wilson JM, Bunte RM, Carty AJ, Evaluation of rapid cooling and tricaine methanesulfonate (MS222) as methods of euthanasia in zebrafish (Danio rerio)

In questo schema la rapida ipotermia è paragonata all’esposizione alla MS-222. Il tempo dall’esposizione fino alla perdita del nuoto del pesce è stato di circa 5 secondi per l’ipotermia contro i 20 del farmaco. Il tempo che ha preceduto la perdita dei riflessi è stato di 5 secondi per l’acqua contro i 26 del farmaco. Il decesso è avvenuto circa 7 secondi dopo l’esposizione al freddo contro i 50 secondi per i pesci esposti al farmaco. 

Nonostante siano necessari ulteriori approfondimenti, questa ricerca dimostra come l’uso dell’ipotermia sia da preferire a qualsiasi soluzione chimica.

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